Bibliografia Vichiana II

SCLOPIS ■ POGGI • D. SACCHI

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D’altronde, come poteva nutrire simpatia pel Nostro chi dava inizio al suo libro col dichiarare (I, 5-8) di non avere voluto punto esibire, vichianamente, « l’idea di un movimento vitale del consorzio umano diretto da leggi invariabili », reputando egli rischiosa l’indagine delle cause « occulte e generali dei fatti » ? Vero è che per codesta sua astensione da ogni filosofia, e segnatamente, per avere, contro il precetto e l’esempio del Vico, tenuta separata la storia delle leggi dalle vicende politiche, con le quali è intimamente connessa, lo Sclopis andava incontro a una censura del fiorentino Enrico Poggi (1812-90), di cui, a dire del Croce, è « grande l’acume realistico, da buono scolare del Vico, che cita di frequente, e grande il senso che ha dello svolgimento graduale e intrinseco dei fatti; come può vedersi, tra l’altro, nel modo per lo meno assai plausibile nel quale spiega le sorti della popolazione romana sotto il dominio longobardico e la formazione spontanea degli ordini feudali », o, come avrebbe detto il Nostro, la « natura eterna dei feudi ». Sul Gibrario, Croce, Storiografia italiana nel secolo decimonono, 11, 44 Sul Garzetti, una notizia premessa da G. Labus alla terza edizione dell’opera citata nel testo (Capolago, 1843) ; nonché Croce, Storiografia citata, 11, 36-37. Posizione contro lo Sclopis il Poggi assumeva nelVArchivio storico italiano, nuova serie, anno Vili (1858), volume I, pp. 38-58, e nuovamente nei Discorsi economici, storici e giuridici (Firenze, Lemonnier, 1861), pp. 287-513 : cfr. anche Croce, Storiografia citata, 11, 44-50. Del medesimo Poggi sono da vedere altresi i Cenni storici delle leggi sull’agricoltura da’ tempi romani fino ai nostri (Firenze, 1845-48, in due volumi) e i molti articoli di argomento affine inseriti nell’ Archivio storico italiano e riuniti poi in gran parte nei già citati Discorsi economici, storici e giuridici. E, tra essi, in modo più particolare (Archivio, citato, VI, 1857. parte I, pp. 27-43, e Discorsi, pp. 253-78), lo studio Intorno alle prime origini ed alle principali vicende degl’istituti feudali in Italia, occasionato dal libro di Giambattista Sartori sulla Storia, legislazione e stato attuale dei feudi (Venezia, 1857). Al quale proposito è da manifestare il desiderio che al poco che sa dire al riguardo chi scrive qualche studioso specialista di diritto feudale aggiunga un elenco di libri italiani e stranieri del tempo, nei quali si ricordino e pongano a profitto le dottrine feudali della Scienza nuova. 3. D. Sacchi, G. Audisio, G. Carmignani, P. S. Mancini. Il secondo volume della silloge ferrariana, l’unico volume dell’altra silloge vichiana del Predali, il Saggio del Tonti (v. pp. 589-90) e le OEuvres choisies de Vico a cura del Michelet, por41 *