Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù
Capo VII. Case di Modena, Piacenza e Mantova.
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che ci fosse fatta violenza, anche ponendoci guardie innanzi alla casa. Intanto noi e i nostri amici facevamo molte orazioni a Maria Santissima, al glorioso Patriarca San Giuseppe e al Nostro Santo Padre Ignazio. La salvezza ci venne d’onde nessuno 1’ avrebbe sperata. Il professore Sbàrbaro, mosso non già da amicizia che a noi lo legasse, ma dall’ odio che portava a quelli che ci facevano guerra, prese a difendere la nostra causa, e seppe sì bene mettere in ridicolo, mordere e flagellare gli scrittori del Panaro , che spaventati da quella tempesta, disperarono di riportar vittoria e abbandonarono il cambattimento. Si vide anche la mano di Dio punitrice degli empi. Uno strillone, che con voce stentorea spacciava i giornali, urlando i titoli degli articoli pubblicati contro di noi, preso da pericolosa malattia, dovette per lungo tempo smettere il suo mestiere. Un altro, eh’ era stato tra i primi nel muoverci guerra, ebbe gravi disgrazie in famiglia. Lo stesso giornale venne a scadere nell’ opinione del pubblico e perdette molti abbonati. E Iddio ci volse, come suol fare, la persecuzione in vantaggio, perchè essa fu cagione che i buoni Modenesi ponessero ai Padri maggiore affetto, e meglio ancora che per 1’ addietro corrispondessero alle cure eh’ essi prendevano delle anime loro. (1)
Ò) L’ odio alla religione cattolica era stata la vera causa di quella guerra ; le feste in San Bartolomeo, I’ occasione. Una bellissima difesa della Compagnia fu pubblicata nel Diritto Cattolico (giornale modenese), 11 ag. 1893 num. 182. È notabile ciò che vi si legge del diritto dei Gesuiti e degli altri religiosi, riconosciuto anche dalle presenti leggi italiane, di vivere in Italia e unirsi in comunità : poiché i decreti d’esilio dei governi provvisori! non han più valore alcuno, e le leggi oggi vigenti non ci spogliano dei diritti che possiamo avere come cittadini italiani c come sacerdoti cattolici; ma solo di quelli che abbiamo formalmente in quanto religiosi. Notabile è pure il seguente passo : « Si considerino le cose nella loro realtà. È un fatto notissimo, che alla Massoneria in Italia è stata data la parola d’ ordine di combattere apertamente il cattolicismo. Non è quistione di potere temporale, ma è quistione di guerra all’ ordine sopranaturale. « Non si tratta più di escludere la Religione dalla politica e dai pubblici officii, ma la si vuole abolita anche nelle Chiese. « Il Clericalismo : ecco il nemico. Bisogna eccitare I' Odio al Cattolicismo, sono i propositi del frammassoni, « Le relazioni del Panaro colla massoneria sono pur note, ed esso, per attuarne il programma, si sforza di impedire quel tanto di bene, che