Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

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Libro VI. Dal 1891 al 1900.

Nello stesso tempo la residenza di Mantova fu unita al collegio di Brescia; quella di Bergamo, al collegio di Milano; quella di Ragusa, al collegio pontificio di Scutari; la residenza di Venezia fu denominata collegio incoato , e quella di Padova convitto. Tutto questo si fece, perchè certe prescrizioni importantissime del nostro santo istituto riguardanti la povertà fossero osservate, almeno in quel miglior modo che (attese le tristi circostanze) si poteva. 3. In questi anni i Nostri di Mantova, pur sempre portando la gran croce del mirar la città così poco disposta ad ascoltare e seguire le sane dottrine della Chiesa e de’ suoi ministri, furono dal pietoso Iddio consolati in varie guise. La prima consolazione, veramente dolcissima, fu quella d’ essere in gran maniera amati e favoriti dai due Vescovi che ressero in quel tempo la diocesi. Sono cose notissime a tutti. Sua Santità Pio X fu Vescovo di Mantova dal 1885 al 1894, e gli succedette Mons. Paolo Carlo Origo. Ora, sì all’uno che all’altro siamo tanto obbligati, che per quanto amore ad essi portiamo, avremo sempre a rimaner debitori. Un’ altra consolazione fu 1’ acquisto, se così possiamo dirlo, della chiesa di Santa Teresa, La chiesa era stata dichiarata propietà del regio Demanio, ed era soggetta alla giurisdizione del vicin Parroco di Santa Carità, sicché a noi non ne fu dato in principio che l’uso, e, per più anni, un uso incomodo anzi che no ; perchè essendo stato chiuso, per 1’ invidia d’uomini malevoli, nel 1881 o in quel torno, un certo uscio che metteva in sagrestia, eravamo necessitati, per entrar in chiesa, a uscire sulla strada. Or nel 1894, grazie ai buoni uffici deiI’ Eminentissimo Cardinal Sarto (già nominato Patriarca di Venezia, ma, per la nota opposizione del governo, non ancora entrato a prenderne possesso), il detto uscio si potè aprire. Quindi a tre anni, la giurisdizione della chiesa, e ogni altro diritto che aveva sopra di essa il Parroco di Santa Carità, furono dati, col suo consenso, ai Padri della Compagnia di Gesù. Da questo momento dovemmo accollarci anche le spese del mantenimento della chiesa, perchè dal regio Demanio poco si poteva sperare. Di fatto non solo si conservò in buono stato la fabbrica, ma subito si pose mano a farvi attorno bellissimi lavori, oltre ai nuovi quadri, statue e ornamenti di cui fu arricchita. Queste spese e sollecitudini per il decoro della casa