Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù
Capo VII. Case di Modena, Piacenza e Mantova.
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Dio, da cui erano animati i nostri Padri nelle loro opere, che i cittadini n’ ebbero grande edificazione e la chiesa diventò la più frequentata di Modena con gran vantaggio delle anime; finalmente non ci poteva parer troppo cara la consolazione di liberare la chiesa di San Bartolomeo dal pericolo, ch’ella corse in quei tempi, di cadere in mano altrui o d’ esser convertita in edifizio che servisse ad usi profani. (l ) 2. Quanto ai nostri Padri e fratelli di Piacenza, il grande avvenimento di questi anni fu la restaurazione della chiesa. Essa era in altri tempi dedicata a San Francesco di Paola, ma poi era stata profanata, convertita in teatro e finalmente in magazzino. I lavori per la restaurazione dell’ antico tempio (si può quasi dire, per la costruzione d’ un nuovo), cominciati nella primavera del 1895, furono proseguiti con tanta alacrità, che il 7 di giugno del 189ó si potè venire alla solenne consecrazione ; e il 12, festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, titolare della chiesa, celebrarvi la prima Messa. 1 lavori poi continuarono ancora due interi anni, nei quali s 1 innalzò anche il campanile e vi furono sospese cinque buone campane. Era in tutta la diocesi il primo tempio dedicato al Sacro Cuore di Gesù. E questo Divin Cuore diede, ancora in quei princìpi, chiari segni d’ averlo gradito, perchè ci aiutò a recar I’ opera a buon termine, senza disgrazie, in pace, per il giorno fissato : senza dir nulla dei debiti, che il Sacro Cuore ci aiutò, in buona parte, a pagare. Sopra I’ aitar maggiore, appoggiata al muro, s’innalza la grande statua del Salvatore, e par che inviti dolcemente i fedeli ad accostarsi a Lui. Sotto si legge l’iscrizione: UT SII IN OMNIBUS PRIMATUM TENENS.’ Erano già condotti ad abbastanza buon termine i lavori della chiesa nuova, quando alla residenza fu dato il nome di collegio disperso , a cagione della speranza, che allora si aveva, dì poter ripristinare il collegio, disperso nel 1848. Ciò avvenne il 21 di novembre del 1898, net qual giorno il P. Superiore ebbe il titolo di Vicerettore, ricevendo qualche autorità sopra la residenza di Modena, che fu unita al nuovo collegio come casa dipendente da esso.
(i) Siamo debitori di particolare gratitudine aH’Arcivescovo delia città Monsignor Giuseppe Ouidelli dei conti Guidi, che fino all’anno 1889, in cui morì, sostenne a proprie spese la lite; inoltre al nostro P. Enrico Masini, cui sì deve, in gran parte il felice esito che finalmente ebbe tutta questa faccenda.