Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù
Capo VI. Il convitto universitario di Padova.
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In quel medesimo anno, contro ogni speranza e per singoiar dono di Sant’ Antonio, la società potè far acquisto d’ un vasto tratto della campagna vicina, sicché ora il pensionato gode d’ un giardino spazioso e bello, con un delizioso laghetto ombreggiato da vetuste piante. Parimente in quell’ anno 1908 fu aperta al pubblico la
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nuova cappella, ossia chiesetta, dedicata a Maria Santissima Immacolata. I nostri carissimi giovani corrisposero sempre assai bene alle cure della Compagnia : il che deve pure ascriversi a specialissimo favore del cielo, perchè ognun vede quanto sia difficile, in tempi tali, go-
vernare un convitto sì numeroso e di tal sorta d'alunni. Come si era fatto in Via Ognissanti, furono loro pochissime cose prescritte e pochissime vietate : il
resto si cercò ottenerlo per altre vie più blande ; e, grazie a Dio t molto si ottenne. Adempiono i loro doveri religiosi, ascoltano la parola di Dio, frequentano i sacramenti, e dove T occasione o la necessità si presenti, danno a divedere che non temono di mostrarsi cattolici.^
9) Le pratiche di pietà, cui prendono parte in comune i nostri giovani sono pochissime: tutte le sere si raccolgono in chiesa per far Tesarne di coscienza e recitare, insieme col loro Padre Direttore, alcune preghiere. Mei giorni festivi assistono alla Santa Messa, ascoltano una breve istruzione religiosa e ricevono la Benedizione del Santissimo Sacramento. Ma non sono mai mancati, nè mancano gli studenti, che odono Messa ogni giorno e anche s’accostano giornalmente alla Santa Comunione, o in chiesa nostra o al Santo. Altre piccole funzioni si fanno