Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù
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Libro VII. Dal 1901 al 1914.
effetti, che suole produrre in simili circostanze un prolungato terrore. Durante 1’ assedio, furono di tempo in tempo sospese le lezioni nell’ istituto San Francesco Saverio, ma non furono tralasciati i soliti ministeri coi prossimi, in chiesa nostra, nel1’ ospedale, negl’ istituti della città. Di più, lo zelante P. Fasi, aiutato da alcuni altri, radunava tre volte la settimana nella chiesa, prima che fosse loro distribuita la solita carità, quelle sei o sette o più centinaia di poverelli affamati, e insegnava loro la dottrina cristiana. 11 medesimo Padre pensò che si poteva essere di giovamento anche ai poveri soldati turchi feriti, ed egli stesso con altri dei Nostri (chiesta e ottenuta, per mezzo dell’ Arcivescovo, la licenza del Pascià) si recava a curare le loro piaghe e servirli. Quell’ assedio fu poi causa d’ una doppia liberazione. I Montenegrini costrinsero con la fame (non avendo potuto con le armi ) Essad Pasha, comandante di quella piazza, ad arrendersi e partire; e così fummo liberati dal secolare dominio dei Turchi. Entrarono in Scutari i Montenegrini il 23 d’ aprile del 1913; e si resero tanto odiosi, da farci rimpiangere gli antichi dominatori. Ma intanto le cinque potenze europee ( Inghilterra, Austria, Italia, Germania e Francia ), che durante 1’ assedio avevano bloccato con le corazzate le coste albanesi, imposero ai Montenegrini di ritirarsi dalla conquistata città, e il 14 di maggio vi fecero entrare i propri soldati. Così fummo liberati anche dai Montenegrini. (l ) Da quel tempo avemmo, per parecchi mesi, cioè fino al principio del nuovo anno scolastico,
CJ) I nostri Padri di Scutari pubblicarono, poche settimane dopo terminato l’assedio, un opuscolo (anonimo) intitolato Sette mesi di terrore in Scutari (Padova, 1913, pgg. 68). Ne fu autore il P. Carlo Villavicencio. Poco dopo, il libretto riapparve (lo stesso quanto alla sostanza, ma tutto rifatto quanto alla forma) in veste tedesca : Im belagerten Skutari , nacft den Aufzeichnungen der Skutariner Jesuiten von Carlo Villavicencio S. /., deutsche Dearbeitung von Peter Sinthern S. I. (Vienna, 1913, pgg. 54). Dell’assedio di Scutari sì tratta pure in un lavoretto del nostro P. Marco Pometta, il quale sotto il pseudonimo di Lepontio Adriatico pubblicò parecchi articoli intorno all’Albania nel periodico svizzero Monat Rosea. Ne fu fatto anche un volumetto separato di 36 pagine col titolo L' Albania. Vi sono notizie della geografia, della storia e dei costumi albanesi.