Genti d'arme della Repubblica di Venezia
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la propria fede al servizio della Signoria nostra. Quare auctoritate supradicti consilij mandamus omnibus ut ita exequi debeant. Datae in nostro Ducali Palatio, dio 22 gennaio 1779, Francesco Alberti segretario. Copia tratta dal libro Ducali esistente nella Collatoria di Verona li 17 aprile 1799. Oio: Batta Rusca V. ex - Collaterale. Faccio fede io nodaro infrascritto essere la presente tutta scritta e sottoscritta di pugno e carattere del suddetto signor Gio; Batta Busca per la cognizion che tengo del medesimo; in fede ita testor ego loannes Novinelli publicus notarius Veronae collegiatus; in ildem hac die 18 mensis junii 1799. Doc. 69 (Arch. Conti Alfonso ed Eugenio di Porcia, in copia), Ducale con cui il co: Leandro Maria di Porcia viene fregiato del titolo di condottiere di genti d’arme. Paulus Rainerius Dei Gratia Dux Venetiarum etc. Universis et singulis Rappresentantibus nostris quibusqumquo he nostre pervenerint et oarum executio spectat vel spectare poterit, significamus hodie in Consilio nostro Rogatorum captam fuisse partem tenoris infrascripti videlicet. Sopra le suppliche umiliate alla Signoria Nostra dal conte Leandro Maria Porzia per essere ammesso a cuopriro in attualità la condotta d’armi in ora vacante per la morte del di luì zìo ex fratre co: Giuseppe, a cui fu conferita fino dall’anno 1779, si è raccolto nelle ora intese informazioni il riputato sentimento del Savio nostro alla Scrittura. Dalle quali risultando pure lo benemerenze di questa nobile famiglia, la quale pei' successiva progressione dei tempi, per costante pubblica munificenza, dall’anno 1589 sino in presente restò decorata di padre in figlio, fratello e nipote d’ una tale onorificenza in premio dei distinti servizii resi in tempo di guerra, conveniente perciò si riconosce di esaudire lo istanze rassegnate dal supplicante; che però ferme lo disposizioni prese col dec. tf) 22 gonn, 1779, 1’ and era parte ohe per pubblica benignità resti trasfuso nel co: Leandro Maria Porzia il titolo di condottiere di gente d’armi, reso vacante por la morte del conte Giuseppe di lui zio ex fratre, con gli obblighi emolumenti e pre-