Genti d'arme della Repubblica di Venezia
Se tali erano le esigenze per il luogotenente, pensiamo quale in proporzione doveva essere la foggia con che presenta vasi alle mostre il comandante della banda stessa. Dal ricordato codicillo del conte Silvio di Porcia e Broglierà qualche cosa possiamo rilevare in argomento. Oltre che della possessione di Belcorvo col prado in Carnai posto al ponte per andar a Saette , ì I testatore accenna infatti anche a fornimenti di cavalli e a livree pertinenti sì ad essa banda come al signor condottiero, con tutte le perle e gioie che s’attrovano soprale casacche et cappello et altri suoi abigi i amen ti dì condottiero ( l ); in altre memorie si parla di mobili edi abiti diamantati di considerabile summa (~). Ma già il Porzio f), trattando delle lande e balestrieri, dopo aver detto che questi ultimi per ornamento d’armi, per bontà di cavalli e per virtù d’animo in poco dagli uomini d'arme erano differenti, così conchiude: «E veramente i moderni soldati, benché nella qualità delle armi e nella militar disciplina in molte cose vanno innanzi a quelli antichi, nell’ornato del corpo, di lunga som loro inferiori. Perciocché i pennacchi, i drappi, l’argento c l’oro, di che quei si guarnivano, gli rendevano splendidi fra di essi ed ai nemici tremendi ».
(!) Don. n. 18. ( 2 ) Ardi, conti Alfonso od Eugenio di Torcia, - Carte relative alla banda di genti d’arme. ( 3 ) La congiura dei baioni. Libro li' 1 , pag. 17 I J. Firenze, Sansoni, 1884.
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