Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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(161) Turisi Camillo Historia della famiglia Blanch.. In Napoli. Nella Stara peria di Ottavio Feltrano, 1641. (Confr. a pag. 32). (162) Schifa Michelangelo —ll Regno di Napoli al tempo di Carlo HI di Borbone. Napoli. Stali. Tip. Luigi Pierre e Figlio, 1904. (Confr. pag. 546). (163) Colletta Pietro Storia del Reame di Napoli dal 1734 al 1825. Losanna. Buonamici e Compagni. 1862. (Confr. volume H, pag. 307). (164) Du Casse A. Mémoires et Correspondance politique et militaire du Eoi loseph , publlés, annotés, et mis en ordre par A. du C. aids de camp de S. A. I. le ptince léróme. Paris. Perrotin, 1853. (Confr. volume I, pag. 104 e seg.). (165) Francesco Ricciardi, nato a Poggia il 12 giugno 1758 da Giulio Cesare ed Elisabetta Poppi, pervenne ben presto ad alto grado nel foro partenopeo. Nel 1806 fu assunto alla dignità ministeriale, che conservò sino al 18 maggio 1815. Restaurata la monarchia borbonica, volle tornare a vita privata, e visse in disparte sino al 1820. La rivoluzione Carbonara lo riportò a galla, ed eccolo ministro di Grazia e Giustizia e capo della Polizia Generale per cinque mesi; Benone Uò il 18 dicembre si dimise dall'eminente ufficio, convinto della perfidia del Re, dell'esorbitanza delie sètte, e della volubilità ed ambizione sfrenata dei capi dell'esercito e della marina, Nel 1827, perseguitato dalla polizia dell’ Intontì (della quale nemmeno il Re riusciva a frenare gli arbitri), Francesco Ricciardi lasciò Napoli, e fece un viaggio nell' Italia centrale e settentrionale, dove in ogni città ebbe accoglienze festose e cordiali dagli uomini di governo e dagli esuli connazionali. Nel 1828 tornò a Napoli, ove visse come in esilio nella propria villa dei Camaldoli al Vomere nella quale morì il 17 dicembre 1842 dello stesso anno. Il figlio Giuseppe viveva in esilio già da sei anni ; e dopo il 1860 fu deputato al Parlamento Italiano, militando nelle file della estrema sinistra. (166) Giuseppe Maria Galanti, nato in S. Croce di Morcone (ora del Sannio, e in provincia dì Benevento), il 25 novembre 1743, mori in Napoli il 6 ottobre 1806, ricoprendo l'ufficio di Bibliotecario del Consiglio di Stato, al quale era stato nominato con E. D. 15 maggio. Coltissimo nella storia e nell’economia politica, aveva fondato in Napoli un Gabinetto Letterario, eh' era ascoso a gran rinonanza accogliendo nelle proprie sale le maggiori personalità delle lettere, delle scienze, della finanza e della politica : Gabinetto che servì, poi, di modello a quello aperto dal Vieusseux in Firenze, il quale attinse una vera celebrità nel lungo periodo preparatorio del risorgimento italiano. Le cure del Gabinetto Letterario non impedirono al nostro Galanti di esercitare con largo e meritato successo l'avvocatura civile e feudale, e di ampliare la propria cultura ecdotica insofferente di limiti. Il suo principale lavoro, che gli conferì fama europea, fu la “ Descrizione politica e geografica delle Due Sicilie „ riconosciuta universalmente come la prima e più organica opera di statistica scritta in Europa. Essa fu tradotta in varie lingue. Importantissimo , pure , il “ Saggio sopra 1’ antica storia dei primi abitatori dell'ltalia „ edito nel 1780, e cioè trent’anni prima dell’opera analoga del Micali “ L' ltalia avanti il dominio dei Romani „.