Il Molise dalle origini ai nostri giorni
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(244) Op. alla nota (108), a pag. 116. (245) Op. alla nota (65), volume 111, pag. 476. (246) Miniehi Riccio Camillo Memorie storiche degli Scrittori nati nel Regno di Napoli. Napoli. Tip, dell'Aquila, 1844. (Confr. a pag. 33). (247) Cotogno Gabriele Memorie isteriche di Venafro. Napoli. Nella Stamp. della Soc. Filomatica, 1824. (Confr. a pag, 159). (248) Op. alla nota (162), a pag. 640. (249) Op. alla nota (62), libro VI, cap. Vili, a pag. 826. (250) Op. alla nota (216), alle pag. 318 e 331. (251) Op. alla nota (225), a pag. 342. (252) Op. alla nota (65), volume 11, pag. 412. (353) Op. alla nota (76), a pag. 84, (254) Piedimonte Gennaro Spigolature storiche molisane. Campobasso. Cobiti, 1904, [Confr. a pag. 24), (255) Romanelli Domenico Scoverte patrie di città distrutte, e di altre antichità nella regione frantana. Napoli. MDCCCV. Presso Vincenzo Cava. (Confr. volume I a pag. 31 ; e volume II a pag. 222). (256) Op. alla nota (65), volume I, pag. 546. (287) Il monastero di S. Benedetto di Pietrafracida presso Termoli è menzionato da Leone Ostiense nella “ Ohronicon monasterii Gasine usis „ al libro li, cap. 31 ; ed il Gàttola avverte che la Badia Cassinese ebbe la confermazione di detto monastero, con altri beni, dall'imperatore Corrado nel 1038, e da Enrico 111 nel 1047. (258) “ Cistercentium „ è la dizione latina di Citeaux, città della diocesi di Chalons (Borgogna), dove fu istituita la prima casa dell’ordine da S. Roberto. (259) Veggasi rubrica delle “ Notìzie feudali „ nella mon, di Acquaviva Collecrooi nel IV volume. (260) Op. alla nota (205), a pag 139. (261) Lo attestano la picciolezaa e struttura delle case cappuccine, l’inibizione di decorazioni fastose ed eccessive nelle loro chiese o cappelle, e la prescrizione della semplicità più assoluta nella vita, nei costumi, nella liturgia. Per forse oltre mezzo secolo, siffatta semplicità era così compenetrata neU'ordiue, che i suoi membri vivevano vita eremitica, e per umiltà non ascendevano nemmeno al sacerdozio. Matteo da Basso, poco dopo aver istituita la filiazione cappuccina, ritornò fra gli Osservanti, e mori nel 1536. È rimasta la fama che, per tale volubilità d'intenti od aspirazioni, egli non sia stato elevato all'onore degli altari: guiderdone altissimo e supremo conseguito da tutti i fondatori e riformatori d’ ordini religiosi. (262) S. Francesco, fondatore dei Minimi, era nato a Paola, città costiera della Calabria cosentina sul Tirreno, verso il 1416. L'ordine da lui fondato (chi dice nel 1436, chi nel 1454), fu approvato nel 1474 dal pontefice Sisto IV, Chiamato in Francia dalla Corte nel 1483, vi fu tenuto in gran pregio da Luigi XI o da Carlo Vili, e ivi morì il 2 aprile 1508. Fu sepolto nella chiesa del convento di Plessis-les-Tours, e canonizzato nel 1519. Nei 1563 gli Ugonotti ne profanarono il sepolcro ed arsero le ceneri.