L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo

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L'ITALIA E LA QUESTIONE DEL CALENDARIO

del Calendario, comparsa poi, in francese e in rumeno, noi periodico governativo Aliatele Imtitului Meteorologie al Uoma niei (Tomo XIII, parte II 1897); (*) poi reiterati tentativi di membri del Parlamento rumeno per ottenere una legge basata sulla separazione dell' unificazione delle date da quella delle feste; poi l’interesse mostrato perla questione, a Costantinopoli, dal compianto Principe Maurocordato Ministro di Grecia, nonché da rappresentanti di altri stati ortodossi. Parve eziandio un favorevole sintomo, per tacere di altri e per finirla, quello di un importante articolo del Novoie Vremia di Pietroburgo del 1 gennaio 1896, in cui sì rilevavano, in modo speciale, gli inconvenienti che sarebbero risultati, dopo la costruzione della ferrovia transiberiana, per le relazioni internazionali, dal mantenimento del Calendario giuliano, nè si mancava di osservare che la sua durata comprometteva la Russia [kom,-. promiteruiustcaia -ruta) : linguaggio che non sanasi colà tollerato senza gravi ragioni ( 2 ). In una parola, tutto faceva credere che il lodevole scopo di Madler fosse vicino ad essere raggiunto, ed eccoti la Società russa di astronomia venir fuori, vo'’ credere a scopo di tastare la pubblica opinione, con un Manifesto, sommamente aggressivo in cui. senza menzionare Mèri ler, raccomandava il suo progetto di intercalazióne e lo esaltava come una riforma della riforma gregoriana, affermando che così si otterrebbe « un Calendario talmente prossimo al so» lare che V errore di un intero giorno non vi si potrebbe ac» cumulare che nell’ intervallo di cento mila anni ! » Nè contenta di questo ; « Gli stati protestanti, aggiungeva, adotta* rono a malincuore la riforma gregoriana. La sua imperfe» zione era evidente ma, per non -avere alia mano nulla di » meglio, e sotto la pressione delle condizioni internazionali, » convenne loro di accettarla. Adesso si offre loro V occasione » di aderire essi pure alla riforma che propone, pel Calendario » russo, la Società russa di astronomia » (Novoie Vr ernia < 26 feb. (10 marzo 1900) ( 3 ), I Protestanti che, prima di accettare la riforma gregoriana, avevano proceduto con più che sufficiente maturità e che, pur

(’) Ha per titolo : Éxamen critique des deuso principales objectioris alleguées cantre le Calendrier Occidental on grégorien. In rumeno: Cercetare critica etc. ( 2 ) Questo articolo verme riprodotto dal Levant Herald di Costantinopoli, del 20 Gennajo 1806. (3) Questo documento, che tutti possono leggere nel Bessarione, Rivista di studi orientali (Anno IV, voi. VII f. 47-48, 1000), è non solo aggressivo, ma talmente strano che è impossibile considerarlo altrimenti che come un abile * ballon d'essai » del Governo russo.