La diplomazia europea

V equilibrio ito!inno

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r impiego della forza, d 7 invocare sopratatto la superiorità intellettuale, di governare con la mente: nel machiavellismo si scorge la menzogna e la furberia, ma anche la circospczione e la prudenza. Era riserbato a’ tempi moderni di cercare la giustizia anche ne 7 mezzi. Dicemmo che l'equilibrio italiano ebbe per fine di non lasciare ingrandire maggiormente i veneziani che, maggiori di ciascuno de’ potentati italiani, ma molto minori di tutti insieme, ambivano all’ imperio di tutta Italia, e perciò speravano nella disunione de 7 principi italiani. Ma donde quella grandezza di Venezia? Le repubbliche italiane marinare con i commerci sperano arricchite ; nella gara commerciale Venezia ebbe il sopravvento, e gli ori da essa accumulati furono lo strumento principale della sua grandezza politica: in tempi in cui gli eserciti erano mercenari, essa era l’anima della guerra assoldando truppe, apprestando navi, stringendo leghe, dirigendo la guerra e la pace. Con quel mezzo Venezia s'impadronì nelle crociate della quarta parte dell’ impero romano d’oriente. Dicemmo che ramina della diplomazia è il valore, questo prende la sua prima forma con boro, in seguito .si manifesta genuino nel credito, e Venezia storica-