La diplomazia europea

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la pace di Vestfalia

Il tempo anteriore è per Io storico della diplomazia poco più che mera erudizione; come rispetto al diritto internazionale si fa capo di solito ad Ugo Grozio, e per mero isterico complemento ricordatisi la scuola di diritto di Bologna e i professori di Salamanca, D'Ajala e Gentili, l’uno de' quali, molto prima del celebre olandese, trattò del diritto di guerra e di pace; l’altro, molto prima di Vicquefort, scrisse delia natura delle ambascerie. La pace di Vestfalia. —Il sani 9 impera germanico si compose di 335 stati di cui 150 secolari e retti da elettori, duchi, langravj, margravi, conti e burgravi; 123 ecclesiastici e retti da elettori, arcivescovi, vescovi, abati, grani maestr i di ordini cavallereschi, priori, badesse; 62 città imperiali rette a forma di repubblica. Quei 335 stati formarono una confederazione sotto la presidenza dell 1 imperatore, il quale era eletto da otto elettori, e la dieta dell 7 impero risedeva a Ratisbona. La dieta era il potere legislativo dell’ impero. Il potere esecutivo era affidato a’ dieci circoli in cui era diviso l’impero; ogni circolo doveva dare un corpo di milizia, e fare eseguire i decreti della dieta. Il potere giudiziario apparteneva alla camera impe-