La politica antitaliana in Austria-Ungheria

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LA POLITICA ANTITALIANA IN AUSTRIA-UNGHERIA

fatti, con cui si ottennero soppressioni di scuole italiane, scioglimenti di comuni, rovine di imprese economiche, creati quasi sempre da agenti provocatori, che poi magari, come dopo la famosa faccenda delle bombe a Trieste nel 1905, Uniscono con suicidarsi, affranti dalla vergogna e dal rimorso. L’appoggio morale, che attendono gli italiani dell’Austria dai fratelli del regno, non può venir loro da dimostrazioni irre dentiste, puerili e dannosissime per di più, bensì da un’azione seria e dignitosa e perciò forte della stampa, decapimene pubblica ed anche del governo alleato italiano, come avvviene in Germania a favore dei tedeschi deil’Austria! (1)

Conclusioni.

Chi lesse pazientemente questo studio, ora che ne sono in fine può testimoniare, senza che io lo dichiari, che esso non ha alcuna tendenza di propaganda antitriplicista o antiaustriaca o magari irredentistica; tutt’altro, è anzi mia opinione, che, data la situazione internazionale attuale, sia per l'ltalia una necessità impellente rimanere nella triplice ed una volta che ne è alleata esser nei migliori rapporti di fiducia e di amicizia con l'Austria a condizione, s’intende, che questa faccia finita la politica estremamente antitaliana svolta apertamente e segretamente dalla camarilla di corte ed aristocratica, dai partiti militari e clericali austriaci. Io ho tentato solamente di esporre brevemente al confronto di tutto quello, che si potrebbe dire ancora, ma esaurientemente lo stato di cose creato da questa politica antitaliana di fattori formalmente irresponsabili e sgu-

zione dui suo progetto fnron di danno le dimostrazioni irredentiste fatte dagli studenti trentini durante il loro congresso a Eiva, ai 15 settembre a, c. Io assistetti a quel congresso e fui sempre con gli studenti e posso affermare, che non mi sono accorto assolutamente di alcuna dimostrazione irredentista. Si tratta naturalmente di uno dei soliti intrighi ! (1) A Fiume, in Ungheria, gli italiani non ebbero a patire finora le angherie e i soprusi, di cui sono vittime gli italiani d’Austria. I governi ungheresi seppero finora resistere a tutte le mene tentatrici delle alte sfere di Vienna. Ora però alcuni sintomi fanno credere, che anche qui le accuse e le artificiose provocazioni militariste di uno spauracchio irredentista comincino a dare il mal frutto delle persecuzioni contro l’elemento italiano. Dipenderebbe un tanto daU’austrofilia degli ultimi governi ungheresi?