La politica antitaliana in Austria-Ungheria

pur disapprovandolo con una ragion di stato il ridato del governo austriaco di conceder l’università a Trieste, ove ferve un movimento irredentista (e invece non ferve affatto, se non nella fantasia dei nemici degli italiani!), e cosi pure non può che esser di pregiudizio agli interessi degli italiani, se Tamba* sciatore del re d’ltalia a Vienna dimostrativamente evita di prender parte anche alle più semplici feste private della colonia italiana per non venirvi in contatto eventualmente con italiani, sudditi austriaci, dando in tal modo un bruttissimo esempio di nessuna solidarietà nazionale e quasi un suggello ufficiale italiano alle false, artificiose accuse delle autorità austriache (1).

Alessandro Dudan

(1) Questo contegno dell’ambasciata a Vienna ha avuto per conseguenza una profonda scissura nella colonia italiana di quella capitale fra regnicoli (cittadini del regno) e non regnicoli specialmente per il troppo zelo dei capi della colonia regnicola nell’assecondare, fosse anche più di quanto lo richiedeva, i desideri dell’ambasciatore espressi del resto molto diplomaticamente: « io non vi dico di ignorare l’esistenza di italiani sudditi austriaci, ma, dove el sono essi, non ci sono io ». Quindi gl’italiani non regnicoli non sono invitati alle feste della colonia regnicola e questa, naturalmente non è invitata da quelli. Lo zelo arriva a tal punto, che una volta, 2-B anni or sono, festeggiandosi in un banchetto il restauro compiuto della chiesa italiana di Vienna {notate: la chiesa non fa distinzione fra regnicoli e non regnicoli!) il presidente del « Circolo Italia » regnicolo si affrettò tutto impaurito a togliere da un dolce le bandierine tricolorate, con le quali un buon cuoco tedesco imprudentemente si era permesso di fregiarlo in onore dei suoi ospiti !

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ALESSANDRO DUDAN