Le progrès des arts dans la République : poème : précédé d'un discours sur le même sujet : suivi d'un autre poème intitulé Dieu et les Saints; de quelques vers sur les victoires de Buonaparté; des Doléances du Pape et de nouveaux Hymnes civiques

BneosA LE ND AR DO REPUBBLICANO.

Ë orA , amici miei, che il homo nume invoco; Dell istruzione pubblica debbo parlar vi un poco: La musa, non pit intenta a frivole canzoni, Diavi sul! almanacco delle utili lezioni.…….

Ma che dico? Egli è meglio che la musa giocosa Del calendario dicavi l’origine curiosa ;

Come i senator nostri fecer dal lor cervello Spiccare , una mattina , nOVO almanacco e hello, Dove settembre abbjura lo stil di vecchia data, E vede aprire e chiudere il corso dell annata ; Come, invece di sette, per dieci i di contati Da decadi felici sono alfin terminati;

Come i fiori ed i frutti, la sù, preser d’ Ignazio T1 luogo, di Bernardo ; d'Agostino e Pancrazio; E come in fronte ai dodici mesi rigenerati Brillan delle stagioni i segni venerati.

Per lostolto orgoglioso ,siascritto in versi o in prosa Niente vall’almanacco, o almeno poca cosa. Lo stolto mai non pensa, tutto, correndo, vede, Ma il vero saggio, amici , tutto importante erEde; fl Nell era nostra nuova, con gioja e con sorpresa, Eivede già, credetemi, lo sbalzo della chiesa; Di quella chiesa assurda, per fida insieme e cruda, Che la concordia predica,e peire il brando snuda;