Le progrès des arts dans la République : poème : précédé d'un discours sur le même sujet : suivi d'un autre poème intitulé Dieu et les Saints; de quelques vers sur les victoires de Buonaparté; des Doléances du Pape et de nouveaux Hymnes civiques

ÉPUBLICAIN. 45 Un omicciuolo ammesso à questa discussione ; Tartuffo, un poco colera a tal proposizione 5 Vedendo a terra i santi, s'insinua Con destrezza Nel senato, e con voci di profonda tristezza: Chi de’. beati il nome, dic’ egli incontinente, Profand , preferendo Vasino.….. Il presidente Risponde, e perchè no ? Domenico e Bernardo, Re l’uno e l’altro in tonaca, tiranno ed infirgado, Uso funesto fecero del gius a lor concesso : Un asino non mormora ; alla legge è sommesso, E quei pretesi santi ognora la violavano; Assolvevano il ricco, € scaliri biasimavano La ricchezza; feroci di libertà nemici, Sommetteano ai tiranni i popoli infelici.

" Disse; al momento stesso dalla cerulea volta Sloggia dei santi in lagrime la famiglia sconvolta. Dove san Pier le chiavi tenea, 1à due corsieri Si lancian fra le stelle, vigorosi ed alteri;

Uno scaccia Giuseppe, e laliro insegne Antonio ; Cade dal ciel repente, come già fè il demonio, Monaco sopra monaco : alla pianta gradita,

Di Neri nella catedra , la vite si marita;

Tutto è gièin iscompiglio ; il tritico o lPavena Spüunta ove sospirava la bella Maddalena;

San Tommaso d’Aquino , qual umil pellicello, Cede il posto alla zucca, frutto si grosso e bello. Luigi impallidisce ; vede l’illustre santo Pomposamente stendersi sopra il regio suo manto Un torello che tiene la giovenca in rispetto.

Tremante pel suo santo, con riverente affetto,