Un giudizio intorno a Venezia di uno scrittore marchigiano del secolo XVI

Venetiana , che si dice, sono, dico , /e ragioni di quel cerdo odio, che si porta , oyero pare che si porti a questa Republica, Ma mi pare che si debbano un poco svegliare le menti , et non ingannare più lungamente sè stessi , aZwewo intarmo alla notizia del vero ; primieramente se V odio nasce da queste cagioni, come non so che possi nascere d ’ altrove, egli non è odio , ma invidia ; et benché sia vero che dalla invidia nasce V odio , nondimeno vi è sè gran differenza, che non si dà comparatione. Perciò che parlando delle cose humane, felici sono coloro, che sono odiati per V invidia, et infelicissimi coloro che senza haver seco cagione de invidia sono odiati. Cesare Simonetti vedeva chiaro e giusto : a Venezia non si perdonava di mantenersi ancora relativamente vigorosa e forte fra la corruttela italiana, e di manifestare risolutamente la sua avversione ad ogni dominio di stranieri in Italia.

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