Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

MEMORIA del signor EIN DO CHIURLO.

I.

Il Béranger non ebbe, nè poteva avere, molti imitatori in Italia, che a noi è negata la festività inesauribile, l’indole mobilissima e varia, la facilità sapiente di ravvicinamenti, la snellezza sintattica, la duttilità di lingua e di verso, la capacità insomma a cogliere il sorriso delle idee e a tradurlo efficacemente nella parola, die dà atteggiamenti tutto speciali all’ ésprìt francese, e un’ anima tutta propria alla chanson. Quantunque il Béranger fosse noto in Italia ancora avanti che le sue prime canzoni venissero affidate alla stampa (1815), le prime imitazioni da lui risalgono a pena al 1831, quando Angelo Brofierio, nella patria Torino, con più altri giovani patrioti, ordì le giornate di luglio incoraggiavano una congiura liberale. Come si vede, il primo imitatore fu un poeta dialettale ; e oserei dire che solo da poeti dialettali il Béranger fu imitato fra noi ; poiché il Giusti, per diversi riguardi, e più per ciò che dà un sapore di concisa schiettezza popolare alle sue strofi, può considerarsi più tosto poeta del suo vernacolo toscano, che della lingua italiana. Chè se quello ebbe, e anche meritò, la fortuna di assurgere alla dignità di lingua, non vi

UN POETA DIALETTALE FRIULANO IMITATORE DEL BÉRANGER