Zenit

COCAINA

Ho fiutato la cocaina e giro per la campagna in un barbaglio infantile di bizzarra ebrezzai Tutte le erbe e tutti i fiori sono mammelle incandescenti, che stringo tra le dita nevrasteniche cingendole di trasparenza nuova. La pianura striata di verde mi da squilli violenti e bestiali che risuonano nel mio cuore attorcigliato: sono le capriole solenni e diafane dello stupefacente gorgheggiante. Che buffo scampanellio nel cervello se sgrano gli occhi, affinchè i canti dei campi convergano tutti su me, per godere la vita fantastica di poeta radioso. Е’ tutta una febbre che smarrisce in sogni divini il mio essere trasfigurato. Ho inciampato in una merda di vacca.

SOFRONIO POCARINI

Gorizia

MOSKAU

Für Chagall Dynamomaschinen bringen Karusselpferde in Schwung Zwei weisse Chassis chamois Die vierzig mai vierzig Kirchen Grüuniform drei Himmelblau Kutscherknie auf Ammenbusen Beschlagene Pfaue Staketenzaun

FRANZ RICHARD BEHRENS

Berlin