Bibliografia Vichiana I

SEZIONE PRIMA VIVENTE IL VICO

CAPITOLO PRIMO DAL 1686 AL 1719

1. P. A. Ciavari-Eguya eF. A. Aquilante. Di natura oratoria, il primo successo letterario del Vico ebbe quale teatro quell’aula del Sacro Reai Consiglio di Napoli, ove, press’a poco nel giugno 1686, egli pronunciò in difesa del proprio padre l’arringa alla quale s’è accennato nella prima parte del presente lavoro (p. 119). Giacché, nel dargli causa vinta, quei magistrati vollero tributargli pubblica lode per bocca dello spagnuolo Pietro Antonio Ciavari-Eguya da Los Arcos (1650-?): al quale plauso fece coro, con « atto muto », il più che maturo avvocato avversario Francesco Antonio Aquilante (1629-?), che, nell’uscire dall’aula, gettò le braccia al collo al suo diciottenne contraddittore. Cfr. Vico, Opp., V, 8. 2. I. Lubrano. Circa quel tempo, qualche fama di versificatore procacciarono al Nostro, fra i tanti in Napoli che ancora si dilettavano di versi barocchi, i parecchi di tale genere ch’egli s’era dati a comporre e, più di tutti, una canzone sulla rosa, che, come s’è veduto (p. 119), è andata anch’essa dispersa. E invero, essendosi egli un giorno, posteriore al certo al 1686 ma anteriore al 1690, recato dal più reputato di quei rimatori, ossia dal gesuita lacopo Lubrano (?-1693) a che gliela emendasse, « questa sì piacque al padre, per altro generoso