Bibliografia Vichiana I

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SCIENZA NUOVA SECONDA

dell’opera, xij pagine prive di qualunque indicazione tipografica, ma stampate in Napoli dal Mosca nel gennaio 1731, e che, col titolo Lettera delVautore all'eccellentissimo principe di Scalea, esibiscono, insieme con la rettifica di quei tre errori, altre Correzioni, miglioramenti e aggiunte, ormai seconde, tra le quali è anche un capitolo nuovo consacrato all 'Origine de’ comizi curiati. Impossibile, per altro, che, col suo temperamento affannosamente autocritico, il Vico s’arrestasse qui : tanto più che veniva indotto a sempre nuovi emendamenti via via che «di tempo in tempo ragionava l’opera con amici » ( Opp., V, 76). Nessuna maraviglia, dunque, che già dal gennaio 1731 si desse a riempire di postille manoscritte i margini di quanti più esemplari potesse del nuovo lavoro, il quale, steso con la celerità che s’è vista, era inevitabile lo soddisfacesse sempre meno. Gremito appunto di siffatte postille autografe era l’esemplare donato a monsignor Celestino Galiani probabilmente quando quest’ultimo, nel giugno 1731, prima ancora della sua nomina a cappellano maggiore del Regno, accompagnò a Napoli i suoi antichi discepoli Ernesto e Ferdinando von Harrach, al primo dei quali ne venne offerto un altro (Vico, Opp., VII, 26, 29 e 261-62): un esemplare, codesto galianeo, che ha una lunga storia, come quello che, passato nel 1753 al marchese Berardo Galiani, nel 1774 all’abate Ferdinando Galiani, nel 1787 all’avvocato Francesco Paolo Azzariti, circa il 1806 a Nicola Nicolini e verso il 1850 a Francesco Antonio Casella (v. sopra p. 23), si serba ora nella collectio del Croce. Autografe del pari erano le postille aggiunte nell’altro esemplare donato nel 1735 a Daniele Concina, sul quale si tornerà nella seconda parte del presente lavoro (sezione prima, capitolo quarto, numero 4). Autografe quelle che rendono bibliograficamente più o meno preziosi altri esemplari superstiti : per esempio, quello appartenuto successivamente al generale Macdonald (senza dubbio, non quello francese famoso, ma quello napoletano, Francesco), all’avvocato G. Vannutelli, all’altro avvocato Achille Gennarelli e, circa venticinque anni fa, offerto in vendita alla Biblioteca Nazionale di Napoli ; 1’ altro che, con 1 ’ex-libris del Cardinal Filippo Maria Monti (v. sopra p. 35), si serba nell’Universitaria di Bologna ; e segnatamente due posseduti dalla Nazionale di Napoli ( Manoscritti, codici segnati XIII. H. 58 e 59), i quali, recando, oltre le postille marginali, numerose cancel