Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici

fuggendo il particolarismo e la fotolatria del puro impressionismo, s' era rifugiato nello studio di quei mondi artistici primordiali, ma col suo intellettualismo e — checchè ne dicano i suoi fanatici — con la sua affezione per le false fastosità simboliche, non aveva saputo trarne che una certa compostezza e larghezza da altri credute sublimi o religiose, ma in effetto soltanto decorative e letterarie. Picasso invece — una volta arrivato alla comprensione e all’ amore di quell’ arte ingenua e grande, semplice ed espressiva, grossolana e raffinata ad un tempo, subito seppe appropriarsene le virtù essenziali, e poichè queste consistono insomma nell’ interpretar realisticamente la natura deformandone gli aspetti secondo un' occulta necessità lirica, affine d’ intensificarne la suggestività, egli s’ applicò d’ allora in poi a tradurre, nella sue opere, il vero trasformandolo e deformandolo ; non peraltro, al modo che facevano i suoi maestri, ma — com'’essi gl’ insegnavano ciascuno con un particolare esempio — seguendo i propri moti della sua anima moderna.

Qui bisognerebbe forse spiegare che cosa si debba intendere per deformazione artistica delle cose secondo una legge lirica, giacchè su essa si fonda tutta una nuova comprensione del disegno e delle forme dell’ opera d’arte; ma oltre ad averlo fino a un certo punto già spiegato in altra occasione (1), spero di farlo se non comprendere (scrivo nella patria di Ettore Tito, di Gemito, di Bistolfi, di Mancini, di Sartorio ed altri fenomeni di questo genere !) intraveder in seguito. Basti dire per ora, che, per certi artisti, i piani, le masse e i contorni delle cose possono avere proporzioni, rapporti e movimenti differentissimi da quelli che il

(1) Vedi: Divagazioni artistiche nel N. 41, a, II della Voce.