Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici

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TI) Se si tratta dei primi due casi (avvenimento, scena, aneddoto ; o ritratto): — un dato movimento dei personaggi, una data espressione o stato d’ animo o carattere, resultanti dai tratti delle fisonomie, dalla posizione ci membra, dai gesti, dalle attitudini — dalla mimica.

TII) Nel caso dei paesaggi e delle nature morte: un certo sentimento o un’ evocazione poetica della realtà, comunicati con la rappresentazione : sia pur libera, o fantastica, della realtà ; ma dove gli elementi di questa (campi, case, strade, cieli, fiumi ; o frutti, fiori, utensili eccetera) concorrono col loro aspetto ravVisato a suscitare ricordi di luoghi, di cose, di emozioni e via discorrendo. In tutti i casi : delle espressioni, dei caratteri, dei sentimenti, delle evocazioni di ricordi.

(Non parlo, come troppo imbecilli, di coloro che vi cercano degli insegnamenti, delle illustrazioni di tesi umanitarie o altre, dei significati filosofici, della religione, della morale, della letteratura. Nè di coloro che lo vogliono gradevole all’ occhio unicamente come una stoffa gaietta utile a coprire un pezzo di parete).

Rari sono quelli che a un dipinto domandano solo delle immagini. Ora, cercare in un’ opera di pittura tutte queste belle cose, vuol dire cercarvi: la storia, la drammatica, la psicologia, la poesia descrittiva — nel miglior caso, la poesia tout court. Ma, e la pittura? Ed eccoci al gran punto. Ciò che noi chiamiamo pittura pura comincia qui.

Maurice Raynal, un teorico del cubismo, scriveva tempo fa: «.... una pittura che non sia nè descrittiva, nè aneddotica, nè psicologica, nè morale, nè sentimentale, nè pedagogica, nè, finalmente, decorativa... La pittura in fatti non deve essere che un’ arte derivata dallo studio delle forme. per un fine disin-

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