Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici

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In quanto all’ artista — che si suppone na turalmente dotato di queste cose indispensabili : due buoni occhi, un buon cervello, della fantasia, della sensibilità — e un’ anima — non ha che ad appoggiarsi su quelle basi, usare delle libertà conquistate, organare plasticamente i dati della realtà, prospettar in un insieme ritmico le sue impressioni — ed il cubismo è.

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Definito il cubismo, illustratane la dottrina, e prima di vedere se sia possibile spingerne più oltre i confini, risponderemo ad alcune delle principali obbiezioni mosse a questa scuola pittorica dai suoi avversari.

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Prima obbiezione: — La teoria cubistica — si dice — è interessante ; liberando la pittura dalle pastoie dell’ imitazione, da ogni preoccupazione estranea alla mera espressione plastica delle emozioni provate dall’ artista per mezzo dell’ occhio ; associando inoltre l’ intelligenza e la volontà all’ atto creativo, essa promette delle vaste realizzazioni, comparabili, per più ragioni, a quelle del miglior classicismo; definivite in un certo senso, e capaci di procurare un godimento estetico veramente genuino e profondo. In realtà, però, la pittura di codesti novatori è sconcertante, priva dell’ accento della natura, priva di umanità.

Non si potrebbe meglio ribattere questa osservazione prodotto di un giro vizioso critico — che ricordando la famosa storiella russa dei due contadini che avevano trovato una pelliccia. Eccola :

Ivan: — Grigori, ti ricordi che ieri si camminava insieme per la strada maestra ? GRIGORI: — Me ne ricordo.