Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici

al mallarméismo, al quale troppi (io stesso altra volta) hanno voluto ravvicinare lo sforzo cubistico, dirò che la nuova scuola non ha nessuna somiglianza con esso. Mallarmé velava con la magia di uno stile evanescente e fuggevole 1° aspro concreto della realtà ; il cubismo accusa, fruca,; e svolge codesto concreto. Chi volesse trovare una forma letteraria paragonabile, come spirito e come energia espressiva misteriosa, e chiara nello stesso tempo, bisognerebbe forse parlar del matematico, architettonico Dante.

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Tascio da parte alcune altre obbiezioni secondarie come : che il cubismo è facile dacchè, non trattandosi più di raggiungere la somiglianza delle cose quali son viste dalla generalità degli uomini, ognuno può scomporne arbitrariamente i piani, eccetera, e pretendere che ogni sua stravaganza sia un’ opera d’arte. (Si risponde che ogni dipinto cubistico ha una sua logica rigorosa, evidente per ogni occhio esercitato, e là dove essa manca è il nulla completo) : che impoverisce e sacrifica addirittura il colore. (È ovvio che per colore non si deve solo intendere vivacità di tinte, ma armonia di toni, e in questo senso impiegando anche soltanto del bianco e del nero si può esser buon colorista. Non è poi vero che il cubismo escluda necessariamente l’uso dei colori vivi : soltanto, volendo ritrarre la stabilità delle cose, le sue colorazioni non possono essere quelle vibranti dell’ impressionismo, per esempio) ; che la nuova arte è incapace di rendere la bellezza dei corpi, eccetera. (Notiamo che la bellezza fisica non ha nulla che fare con l’arte, la qualé ha tutt’ altri fini che lusingare la sessualità). Lascio da parte, dico, queste obbiezioni per venire alla sesta, meno superficiale di tutte.