Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici

«Rai Ma a.

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Consiste nel rimprovevare ai cubisti la mancanza del coraggio di spingere all’ estremo la logica della loro dottrina. — Dal momento — si argomenta — che il cubismo pone come primo fondamento delle sue ricerche il principio della pura pittura, perchè non rinunziare assolutamente allo studio della realtà, per esercitarsi in semplici accordi pittorici o plastici senz’ altro materiale che di volumi, di piani, di masse, di linee, di toni indipendenti da poni rapporto col vero esterno ?

un'osservazione assai acuta; non di tanto peso però che una seria analisi del problema artistico non ne dimostri il lato

debole e la finale inconsistenza. Dirò meglio: non è acuta se

non a metà.

Infatti, se è vero (e mostrerò fra un momento come il cubismo dovrà svilupparsi in questo senso) che il principio della pura pittura dovrebbe logicamente condurre a un’ espressione lirico-plastica sempre più e più libera dalla rappresentazione delle cose naturali, è altresì necessario che 1’ artista non abbandoni mai completamente lo studio delle forme sostanziali della realtà, giacchè :

I) L'attività lirica non può esser tutta interiore come quella filosofica : un’ esaltazione per delle forme pittoresche astratte non è concepibile, e l’ emozione feconda non può sgorgare se non nel contatto dello spirito artistico col mondo circostante.

II) L’immaginazione umana non è capace che di un numero limitato di combinazioni di forme plastiche, e solo la natura con la sua infinita varietà di aspetti può suggerire all’ artista un numero ugualmente infinito di accordi e di rapporti. To posso immaginare mille combinazioni di linee, ma la vista di