Il Molise dalle origini ai nostri giorni

I. Geologia del Molise.

Nessun indizio di terre dell’epoca azoica e paleozoica. Il circondario d’lsernia presenta molte varietà di terre. II circondario di Campobasso èil più uniforme. H circondario di Larino èil più vario. La nostra provìncia estendendosi in latitudine dall’Adriatico ai contrafforti appenninici dell’alto Volturno, ed in longitudine dall’Abruzzo al Matese, presenta una grande varietà di terre di formazione diversa nel tempo. Tale varietà non si presta ad una rigorosa delimitazione ; tuttavia, attenendosi alle linee generali, è dato anzitutto affermare che allo stato attuale delle nozioni geologiche nella nostra provincia non è alcuno indizio di terre degli evi primordiali, appartenenti cioè alle epoche azoica (arcaica) e paleozoica. L’ emersione della terra molisana è posteriore ad esse. * * # Il circondario dTsernia offre una grande varietà di formazioni. Del1’ epoca secondaria , e precisamente del suo periodo più recente il cretacico sono in esso tracce non lievi, sebbene frammentarie e con vaste soluzioni di continuità. Appartengono a tale periodo (e sono perciò le terre geologicamente più antiche nell’ intera provincia ) il blocco degli agri di Pescopennataro, S. Angelo del Pesco, Castel del Giudice e Capracotta ; il blocco assai più piccolo di Montenero Valcocchiara e Pizzone ; l’agro di Roccasieura ; gran parto del territorio che intercede fra gli abitati di Civitanova e Sessano; la zona occidentale dei lenimenti di Pozzilli e Venafro; l’agro di Roccamandolfi con tutto il versante bifemino del Matese sino a Guardiaregia, esclusa la zona pianeggiante degli agri comunali che vi sono compresi. Il Matese, questo Pelio od Olimpo del vecchio Molise , è composto da più di 15 monti di altezza e forma differenti , sui quali torreggia Montemiletto. L’intera catena misura un circuito di oltre cento chilometri tenendo conto dei contrafforti digradanti alle pianure sottostanti e delie sue boscose pendici. La sua formazione, secondo i naturalisti, non fu simultanea, ma graduale, come avverto il Corda; giacché nell'altezza