Il Molise dalle origini ai nostri giorni

7

sione dell’ agro di Palata che accusa 1’ emersione nel periodo miocenico (successivo al precedente) e dei territori di Termoli, S. Giacomo, Guglionesi. Acquaviva e Roccavivara, i quali appartengono invece al periodo pliocenico, cioè al quarto stadio e più recente dello stesso. Nella zona tra il Biferno e il Fortore sono parimente deireocenico gli agri di Casacalenda, Morrone, Provvidenti; ed a noi piace di aggiungere (il fatto non essendo stato avvertito da altri autori) che nell' agro del primo di questi comuni, in contrada Coste presso la Consolare Sannitica, è visibile un banco tufaceo nelle cui viscere sono frequenti lo conchiglie d’ ogni grandezza, talora del peso di oltre tre chilogrammi, in istato di perfetta conservazione morfologica, così da mostrare nitidamente il ligamento già elastico ed il margine delle valve. Appartengono al periodo miocenico i mandamenti di Bonefro e S. Croce, gli agri di Ripabottoni e Montorio : al pliocenico tutti gli altri comuni salvo Termoli e Campomarino con tutta la zona litoranea, la quale rappresenta Tulrima formazione dell’epoca quaternaria, o denuncia nel contempo il fenomeno della sedimentazione detritica fluviale e marina. So Termoli, per essere edificata su di una solida roccia che si protende nel mare, è sempre dal maro bagnata, Campomarino (che un giorno si specchiava pur essa nell’azzurro delle acquo) vede il maro ritrarsi sempre più lungi dalle sue mura. Subisce Canqjomarino il fato avverso di RaA'enna e di Pisa, od altre non poche città da litoranee divenute interne; e la colpa è del Biferno. Il Biferno, nelle suo furie invernali, lima, smolla, corrode le nostre montagne, disgrega le nostre rocce, asporta il fiore delie nostre terre e mena al litorale le sue prode varie e difformi, producende la gradualo sedimentazione terriera che respinge il mare verso l’oriente.

II. Paleontologia.

L’età neolitica molisana nel Museo preistorico ed etnografico di Roma, nel Museo antropologico della R. Università di Napoli, nel Museo provinciale sanuitico di Caxapobasso, nei Musei civici di Baranello e di Venafro, Bibliografia relativa. La mente dell’ uomo è pervenuta a liberare il problema dello origini delle specie dalla subordinazione al miracolo ed al dogma. Dalla tesi tradizionale delle specie —• produzioni immutabili separatamente create alla tesi innovatrice del Laraarek delle specie discendenza di specie preesistenti, essa si adagia oggi nella teoria darviniana delle specie dipendenti da successive trasformazioni anatomiche por via della discendenza e della selezione naturale ; mentre si la strada e progredisce la novella ideazione del Quiuton che vuol dimostrare 1' origine acquatica (marina) della vita animale. La mente dell’ uomo non è però ancora pervenuta a risolvere 1’ alto