Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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giugno 1786 , la quale sottraeva tutti gli ordini religiosi alla giurisdizione di Generali esteri, sottoponendoli nello spirituale ai Vescovi, e nell’economico e temporale al governo nazionale. Era un altro passo, anche meno timido, verso I' affermazione sempre più incalzante della preminenza della potestà civile sulla ecclesiastica. Nel 1786 si contavano nel Reame 127 feudi ecclesiastici, dei quali 22 pertinenti a Montecassino, e 7 all’ Ordino di Malta. * * * La rivoluzione francese, nello sue conseguenze politiche, economiche e giuridiche nelle nostre contrade, scompaginò e travolse con un vivido soffio di laicità giacobina la statica sociale che ricordava alquanto attenuata 1’ età di mezzo. Instaurato, infatti, il regime napoleonido nel Regno, la logge del 13 febbraio 1807 sopprimeva “ gii ordini religiosi dello regole di S. Ber“ nardo e S. Benedetto , o le loro diverse affiliazioni , conosciute sotto “ il nome di Cassinosi, Olivetani, Celestini, Verginiani, Certosini, Camal“ dolesi, Cistercensi e Bernardini „ le cui proprietà venivano riunite al demanio della Corona , per esser vendute a profitto dei creditori dello Stato. La legge stessa stabiliva una pensiono vitalizia di 120 ducati annui ai religiosi ordinati “ in sacris „ e della metà ai conversi. Abbattuti gli ordini ricchi, a vantaggio di finalità economiche, occorreva travolgere gli ordini assai meno ricchi in omaggio alla Enciclopedia cd ai principi egualitari trionfati con la Rivoluzione. Ed integratore della legge anzìdetta fu il R. D, 7 agosto 1809, che estendeva la soppressione. Vi furono compresi i Domenicani, i Conventuali, il terzo ordine di S. Francesco, i Paolotti o Minimi, i Carmelitani, i Bottizelli (del boato Pietro da Pisa), i Serviti, i S. Giovanni di Dio , i Trinitari della Mercede, gli Agostiniani, i Silvestrini o del Santo Spirito, i Basiliani, i Teatini, i Chierici Minori Regolari, i Crociferi, i Chierici della Madre di Dio, i Barnabiti, i Somascbi, e i Rocchettini o Lateranensi o del Salvatore. Sfuggivano alla terribile procella i frati spedai ieri di S. Giovanni di Dio, gli Osservanti, i Riformati, i Capuecini e gli Alcantarini, mendicanti tutti; la cui sussistenza avrebbe soverchiamente gravato il bilancio dello Stato, che nulla aveva a confiscare loro. I religiosi colpiti dalla nuova soppressione ricevevano il trattamento stabilito nella legge antecedente, con obbligo agli ordinati “ in sacris „ di mutar l’abito dell’ordine in quello comune da prete, e passare al clero secolare col diritto di concorrere alle porzioni laiche, ai benefizi, ed a qualunque carica ecclesiastica, * * * Caduta la monarchia napoleonide nel 1815, i Borboni furono ben lieti del nuovo assetto in cui trovavano lo Stato sotto ogni rapporto, e spe-