L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509
Nella tavola 111 è designato il Cannone. Peirie.ro di inno inip‘- rotore che qui riproduciamo (tìg. 2). Fuso in Germania nel 1505 si trovò verosimilmente nel parco d’assedio sotto Padova quattro anni dopo; rimanendo poi in potere Idei Veneziani come preda di guerra. È di bronzo; lungo, secondo la scala posta dal Gasperoni a piè della tavola, 5 piedi e 1 oncia (metri 1.764); camerato come si vede nella figura che rappresenta l’interno del pezzo; la camera eguale al raggio deH’aniIma. Gli orecchioni per incavalcare il cannone sull’affusto sono situ ti a due terzi della lunghezza totale interna a partire dalla bocca; il canalino del focone protetto da due rialzi laterali scende obliquamente al tondo della camera ; dalla culatta sporge la dentiera che, ingranando con una ruota, permetteva di alzare e di abbassare la volata nel puntamento come fanno i moderni congegni di punteria. Il Gasperoni nel suo atlante adotto la regola di scrivere in alto di ciascun pezzo, sopra la bocca, il peso della palla in libbre piccole veneziane di 301 grammi (poiché distingueva le artiglier e non secondo il calibro ma secondo il peso dei proiettili); cpsichè la cifra 120 qui segnata indica che la pietra lanciata pesava chilogrammi 39.860. Sulla gioia, intorno alla bocca, spiccano queste parole : « V\Caxiinilìanus ( Kex ‘Pomanormn ZC O X ». Se le lettere ZC O X sono messe a
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