L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509

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A Udine era stabilita una scuola di bombardieri confermata il 2 marzo 1509. Si accaparravano ovunque i migliori, anche stranieri. «Fu posto dar a uno bombardici* hongaro ducati 5 di provvisione al me5e...... Da Imola un maestro Zuan tedesco, già ai servizi del duca Valentino, ricercato da molti, si offerse di venire con la Signoria : abilissimo, aveva fuso a Pisa un cannone detto il Bufalo, «et è il primo homo d’ltalia». Alessandro di Leopardi, sopra mentovato, meglio che fonditore di cannoni acquistò fama come architetto e scultore. Una vita delle piti avventurose fu quella di Basilio della Scola da \ icenza, ingegnere militare e « gran valente homo di arniaria » : nominato nell’aprile del 1508 capo dei bombardieri con 200 ducati all’anno. Vittor da Kste è ricordato per la nobiltà dell’animo. Il 18 giugno 1509 Leonardo Trissino gli comandò di rompere il San Marco di pietra sopra la porta del capitaniate a Padova « traodo dentro spingarde e altre artelarie». Ripugnava quest’atto da barbaro al Vittore: «nolebat proicere», e solo costretto dalla forza vi si piegò ( ] ). Pisano bombardier, il 2 maggio 1509 andò alla Rocca di Brisighella con io ducati al mese; e perdute le terre di Romagna ritornò. 11 15 agosto era a Stia a capo di 100 schioppettieri in marcia verso Padova. Tre giorni dopo in una sortita la sua compagnia fu rotta e dispersa ; di lui non si ebbe più notizia ; degli schioppettieri la sera, a tre ore di notte, non ne eran tornati che trenta (-). Più fortunato Michele di Scardona, fatto prigioniero, diede gli otto ducati che si trovò avere in tasca a uno Spaglinolo; il quale gli mise indosso il suo vestito con la croce bianca e così scampò. Oltre i pericoli della vita militare comuni a tatti, altri a loro propri e speciali sovrastavano ai bombardieri. Non di rado, o per la polvere troppo viva o per difetto di costruzione, le bombarde andavano in pezzi mettendo a repentaglio la vita degli addetti al loro servizio. E questi scoppi avvenivano non solo ne’ combattimenti ma nel far le salve. 11 1 maggio 1509 mentre entrava in Milano il Re di Francia «in una chareta coverta di cuoro » nel far la salva di saluto e di gioia, si ruppe il cannone uccidendo tre Francesi. Se poi lo scoppio succedeva in combattimento il bombardiere era senz’ altro tacciato di traditore e soggetto alle più gravi pene ( 3 ).

(i) A, Gt.ORIA, Jacohi Bruti Annalia, pag. 54; cfr. SaNUTO, Vili, 425. (a) SaNUTO, IX, 63-68. (3) Da un documento del 21 maggio 1524 pubblicato da Pietro Paoletti (Uarchitettura e la scultura del rinascimento in Venezia, 1893. pag. 132) si rileva che causa di questi scoppi erano spesso le frodi dei fonditori che lavoravano non nell’arsenale ina nelle loro case, e dai quali « la S.ria nostra vien grandemente ingannata per il cambiar che fanno dell! rami e meterne dentro rami pelosi ramine et altre simil sorte de ribaldarle... che è causa quando se fa la batteria sotto le terre et castelli che le artcgliaric sciopano curri grande danno sinistro et spesa della S.ria nostra ».