L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore

boèur — paeonia officinalis, nsl., ser.; boèjur , bulg.; anche nome di famiglia nsl.: Boéurmk, Boèurkika. — Rossi: boziura , papa vero. — Alb. C.: s'è perduta traccia del termine; per papavero sta un paparunia da un *papaverónia o da *papaverona (da papaver ), felicemente ricostruito da De Gregorio in base a voci di altri dialetti { Studi glott. it . 11, 261). brég — e brijég, colle, lat. ripa, nsl., ser.; ègi-t, bulg.— Hahn: brék-gu, collina. — Rossi: brégh-u , riva, costiera. Alb. C.: brég e brèg, colle, rialzo di terreno. carina gabella che si pagani comandante, allo car, ser., bulg.; césar , nsl.; anche cesar, ser.; in una fonte serba casari, in una fonte bulg. casari: cfr, lat. Caesar, gr. zataag. Il ted. Kaiser , ahd. Jceimr , got. Jcaisara riviene al lat. Caesar e non al gr. xaleag. Dal ted. trassero gli slavi il loro Cesari, nella significazione di « imperator Blanchus: tsaring-a: tsarine , gabella.— Alb. C.: restano confuse traccio del nome slavo. Abbiamo un Icarina, che significherebbe vitto, vettovaglia. Ora questo sost. non può riferirsi nè a un Mr alb. che significa « coda » in genere, nè a un hard alb, che vale « nero » ed è di derivazione turchesca. Può darsi che il Icarina sia riferibile a una base greca xsq~ di xsCqgj nel significato di mangiare, consumare. Altrimenti poiché Palò. c. ha la tendenza a mantenere spesso la gutturale originaria intatta, non intaccata, si potrebbe essere indotti a pensare alla gutturale originaria k di Kaiser ted., car, Cesari si.; Kaesar, alat., e ritenere il nome derivato dallo slavo di cui manterrebbe perspicuo il SUffISSO-ÌWrt. Probabilmente nell’alb. c. un carina slav, s'è confuso con un Icarina da base greca per analogia di concetti. crép crijép, testa, tegola ser.; cerip, bulg.— Mikl. in JEtym. Worterbuch d. SI. Spr: cerep alb., capo.— Alb. C.: Krie, capo, con la gutturale non intaccata. Il Meyer cita un Krie geg. e Io ritiene derivato da un ’c|e|r£brum lat. ricordando pure un ertevi , cerebro, rum.

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