L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo

i/ ITALIA E LA QUESTIONE DEL CALENDARIO

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sare ed al Concilio di Nicea, che mai avrebbero tollerato un errore ornai di dodici giorni C l )* Per non ledere nessuna suscettibilità religiosa e nazionale, egli propose l’ accordo di tutta la Cristianità per un nuovo computo pasquale in cui la gran mobilità della Pasqua sarebbe ridotta da 35 giorni ad una settimana; più l’accordo di tutti gli Stati per una nuova regola di intercalazione che supponendo bene accertata e costante la media dell' anno tropico darebbe un Calendario perfetto. Parlerò dell’ una e P altra proposta ; cominciamo da quella che riguarda P intercalazione. La media dell’ anno tropico a cui Màdie!', per raggiungere Il suo intento, consigliava di attenersi come se fosse definitiva, era di 3G5 g , s°, 48 m , 45% ciò che rappresenta, nel Calendario giuliano, l’eccesso, senza frazione, di un intero giorno ogni 128 anni. Pertanto Màdler proponeva che si cominciasse dal diffalcare dal corrente anno (1863) dodici giorni. Ciò fatto, e ristabilito, in questo modo, P accordo delle date fra 1’ Oriente e 1’ Occidente, egli suggeriva che si applicasse, cominciando dal 1900, la nuova regola di intercalazione : omettendo un bissestile ogni 128 anni, e facendo quindi comuni, oltre al 1900, il 2028, il 2156, il 2284, c sì via via. Màdler era troppo astronomo per non sapere, ridendo sotto i baffi, che il suo progetto supponeva provato ciò che abbisognava prima provare, sicché era un miglioramento accampato in aria ; ma egli ragionava così: « Ciò che importa è 1’ unificazione delle date. Se il mio progetto è accolto, P Oriente e l’Occidente saranno d’accordo fino al 2028 ; quelli che allora vìvranno vedranno a che attenersi». ( 2 ) Questo progetto, che appariva come una correzione, per non dire una condanna, del Calendario gregoriano, fu accolto

(') Mlt welehein Redite also nennt sioh unser Kalender ein julianischer ì » Wàre man darauf bedacht gewesen Julius Gasar’s klar ausgedriickter » Absicht zu entsprechen : wàren die Resti rum ungen des Nicànischen Concils » wahrhaft in Ausfiihrung gekommen, dami konnte unser Kalender sidi ei* nen JuUanischen nennen; so aber gebiihrt ihm nur der Name russisoher * Kalender , und wir lioffen dass er bald auch diesen Kamen ni eh t meli r futi> ren, sonderà als antiquirt und unbraucbbar zu den Akten gelegen werde » Màdler [J. H. voti) Die Kalender Re forra mlt specieller Beziehunj auf Russi and. Nel volume delle sue Reden und Abhandlungen . Berlin 1870. ( a J Che Màdler ragionasse seco stesso cosi, lo provano le parole seguenti : « Sind diese Angaben (sulla durata media deir anno tropico) genau und zu» verlàssig? Sie sind es in dem Maasse als unsere Kentnisse der Planatene » masse genau ist, etc. » DenhscUrift des Memi kais. russ. Staatsrathes Prof. Dr. Màdler. Dorpat; 10 nov. 1863. Un astronomo che fa le sue riserve sui dati della scienza contemporanea, non può certamente considerare come assoluta e definitiva la media dell’anno tropico, fornita dalla medesima.