La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

LE PREFERENZE ARTISTICHE 55

mostrazion di movimento, la acqua non si parte dal suo sito, perchè l'apertura fattale dalle pietre subito si rinchiuse, e quel moto fatto dal subito aprire e serrare dell’acqua fa in lei un cierto riscotimento, che si pò più tosto dimandare tremore, che movimento » (1). Così tremola la luce nell’arte di Leonardo; così tremolano le sue immagini, anche se non compiono un movimento di azione, immerse in una tenue luminosità perennemente ondulata.

L’ illuminazione deve essere tenue, appunto perchè la luce che rende la forma di un corpo e s'identifica nella manifestazione stessa del corpo, è meno movibile dell'ombra : « Sempre il moto della ombra è più velocie che '1 moto del corpo » (2).

* E E

Luce e ombra sono distinte dal colore nell'arte di Leonardo. Guardando la natura egli si è accorto talvolta dell'impossibilità di distinguere : e dalle sue osservazioni egli ha dedotto alcune felici conchiusioni, che già indicammo. Ma in arte le sue preferenze si rivolgono al nero ed al bianco.

« Nero, bianco, benchè questi non sono messi fra’ colori, perchè l’ uno è tenebre, l’altro è luce, cioè l' uno è privazione e l’altro è generativo.... in pittura sono i principali, conciossiachè la pittura sia composta d’ombre e di lumi, cioè di chiaro e oscuro » (3).

Dalla visione cromatica della natura, egli è dunque condotto a una visione monocroma dell’arte, per amor del rilievo, per omaggio alla tradizione della scuola, in cui è nato all'arte.

« Solo la pittura si rende (cosa maravigliosa) ai contemplatori di quella per far parere rilevato e spiccato dai muri quel che

(1) SoLMi, Nuovi Studi, cit. p. 139. (2) E. 30 v.; Richter, 116. Trattato, B. 580. (3) Traltato, B. 209.