La diplomazia europea

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gli slavi

Il cancelliere di ferro non poteva sopportare un vescovo perchè, come dice nelle sue memorie, la chiesa cattolica è sotto forme chiesastiche un'istituzione politica che conferisce a’ suoi eletti la convinzione che la sua libertà consiste nel suo dominio, e che la chiesa, là dove essa non domina, ha il diritto di lamentarsi come delle persecuzioni di Diocleziano. Gli slavi. nominato il Grande, granduca di Mosco via dal 1462 al 1505, fondò la potenza della Russia quando all'esterno affrancò il suo regno dalla dominazione de’ mongoli, e alT interno, facendo cadere le più alte teste delharistocrazia, i hojari , rese la monarchia senza rivali e d'ima autorità assoluta. Fu la monarchia in Russia che, come in Francia, ingrandendosi intorno al nocciolo del granducato di Mosca, formò quel vasto impero d’oggidì. Però Ivano il Terribile lasciò il suo regno rinchiuso tra il Don ed il Nieper. Quando Pietro il Grande sali sul trono nel 1689, la Russia era già il più grande impero d’ Europa, e s’estendeva da Arcangelo al Mare d’/lzof; per quanto estesa, pure era rinchiusa dentro terra o da’ ghiacci del Mar Bianco, sicché lo zar Pietro I soleva dire: Datemi delVacqna che terra ne ho. Egli