La diplomazia europea

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il Maro del Nord

< sedimento delle province più fertili e più « ricche del continente, sopratutto le raani« fatturiere; le dava la foce de’ fiumi più « importanti per il commercio del Nord, « la Schelda, la Mosa ed il Reno, un au« mento considerabile dì forze e per conse « guenza di marina; porti d’alta importanza, « quello massimamente d’Anversa; per ul « timo un prolungamento del littorale fran« cese nella parte più pericolosa per la « frontiera inglese, rimpetto all’indifese ri « ve di Essex, di Suffolk, di Norfolk e « della contea di York. Oltre a questi « acquisti positivi, i Paesi Bassi offrivano « un altro vantaggio: l’Olanda cadeva sotto v< 1' influenza immediata della Francia, dac« che non n’era più separata per lo spazio « intermedio delle province austriache. In « allora la linea francese non si estendeva « solamente fino ad Anversa, ma fino al « Texel, onde il littorale dell’ Inghilterra era « accerchiato da una cintura di rive ne« miche. Se aggiungasi a questo il patto di « famiglia con la Spagna, possente e ben « ordinata a quei giorni, si comprenderà che « Pitt dovè sentire delle inquietudini per « la potenza marittima della Gran Bretagna. « È affare di massima infatti per ogni ingle« se ben nudrito delle sue idee nazionali che