La diplomazia europea

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europeo, oltreché sulle coste affricane del Mediterraneo, s' è trapiantato altresì su quelle del Mar Rosso, donde l'occupazione italiana dell’Eritrea e Somalia, c francese d'Obock e Gibuti. L' istmo di Suez faceva dell' Egitto una continuazióne dell'Oriente: dalle rive della Siria il passaggio era facile alle rive affocane; quella via è marcata dalle invasioni de’ popoli, i persiani, i greci, gli arabi, 1 crociati, i turchi. Con l'apertura del canale l'Affrica ci appare tutta circondata dal mare ed un continente a sé; anche l'Affrica mediterranea, che per il Sahara sembra separata dal resto del continente, con le grandi scoverte dell'interno fu attirata al centro; è il Nilo che raccordando V Egitto all' interno raccorda il resto dell'Affrica mediterranea: l’Egitto deve guardare al Nilo per la sicurezza delle suo frontiere meridionali, e per la necessità di avere un' influenza assoluta sul regime delle acque del Nilo, da cui dipende la fortuna e l’esistenza del paese. La diplomazia ha voluto fare del continente affricano un terreno neutrale aperto a tutti i popoli del mondo, e per facilitarne la penetrazione ha immaginato le sfere (Vinfluenza, lo hinterland e lo stato tnrac-