La diplomazia europea

V Affrica

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la somma delle cose, e a ridurre il viceré ad un'assoluta inazione. La Gran Bretagna invitò la Francia e l’ltalia a concorrere insieme con essa a ristabilire l ordine turbato in Egitto, ed alle tergiversazioni di quelle essa rispose mandando una fiotta dinanzi ad Alessandria ove bombardò i forti di difesa, c sbarcò un corpo di truppe, e col fatto d’armi di Tell-el-Kebir (settembre 188*2) sedò completamente la ribellione. Quando a coso finite il governo francese pretese la propria parte nel primitivo condominio, il gabinetto di S. Giacomo si ri liuto; ma il controllo finanziario anglo-francese fu convertito in controllo europeo (cassa del debito pubblico) delle sei grandi potenze, e r Egitto restò sotto l’occupazione militare inglese. La Francia volle compensare in certa guisa Io scacco subito in Egitto col rivendicare armata mano certi vecchi diritti sul Madagascar. Il canale di Suez fu considerato come un’opera internazionale, c la convenzione del 1888 lo dichiarò per sempre libero ed aperto in tempo di guerra e di pace a ogni nave di commercio e da guerra senza distinzione di bandiera. A mantenere libera effettivamente quella principale arteria di circolazione mondiale, l'equilibrio