La diplomazia europea

il giure

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si confondevano tanto in Germania che in Francia. Durante la guerra del 70 un avvocato, Gambetta, fu conduttore di eserciti. « Esso (il governo) deliberò quindi di delo« gare due de' suoi membri nella provincia, « con la sede a Tours. Già allora essi non « poterono abbandonare Parigi che in pai « lone. Uno di essi era Gambetta, la cui « attività instancabile si manifestò subito e « per tutta la durata della campagna nel « modo più rimarchevole. Ivi Gambetta « esercitava, come ministro dell’ interno e « al tempo stesso della guerra, un'autorità « quasi dittatoria, in virtù della quale riesci « allo zelo ardente di quest'uomo straordi« nario di metter in campo, entro poche « settimane, 600000 armati e 1400 cannoni. « Con tali mezzi, sorretti dal vivo patriot« tismo della nazione, si poteva resistere a ff lungo, purché una volontà energica avesse « saputo giovarsene. E questa si trovò nella « persona di Gambetta. Nella sua qualità di « ministro della guerra spettava a lui, se« condo il sistema vigente in Francia, di « dirigere le operazioni, o naturalmente egli « non poteva lasciarsi sfuggire il comando « superiore- Imperocché, in repubblica, un « generale vittorioso alla testa deir esercito « sarebbe tosto diventato invece sua un dit-