La politica antitaliana in Austria-Ungheria
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LA POLITICA ANTITALTANA IN AUSTRIA-UNOHERIA
colta, si seguirono fino al 1878, anno, in cui l’opposizione tedesca liberale airoccupazione della Bosnia portò al governo il conte Taaffe con il suo famoso et esimer Ring (anello di ferro) formato alla camera dai partiti feudali, clericali e slavi reazionari, coi quali governò in perfetto accordo con la camarilla tino al 1893 (1). Poi fanello si disgregò e cominciarono le lotte nazionali al parlamento, che raggiunsero il culmine con vere battaglie sanguinose fra deputati durante le famose giornate del ministero Badeni nel dicembre 1897 e quasi con una vera rivoluzione per le vie di Vienna, acquetata con edizioni speciali del giornale ufficiale Wiener Zeitung annuneiante la caduta del ministero. Da allora, si può dire, il parlamento austriaco non funzionò più se non per votare le leggi militari e i bilanci provvisori all'ultimo momento prima di ogni scadenza; si seguirono ministeri in maggioranza di impiegati e di aristocratici, con qualche raro ministro liberale ed indipendente tanto per l'apparenza e per avere qualche contatto più diretto e più parlamentare con i partiti della camera: in effetto però erano e sono le alte sfere, che con le arti e con i mezzi già descritti, dominano la situazione, A indice della potenza del partito militare austriaco ancor al giorno di oggi ci possono servire i casi d'Ungheria per le leggi e per le riforme militari e il tipico conflitto ConradAehrenthal, del quale parleremo nel seguente capitolo, perchè riguarda esclusivamente l’ltalia. Dal 1902 il parlamento ungherese si rifiutava di votare nuove leggi militari, se non si riconoscevan alcuni diritti nazionali agli ungheresi nell'esercito (uso della propria lingua, degli emblemi nazionali, ece.). Ogni volta, che le trattative fra la corona e i governi ungheresi promettevano di approdare a buon fine, si mettevan di mezzo le alte sfere militari e di corte ora comincia a farsi sentire l'azione dell'arciduca ereditario, Francesco Ferdinando d'Este, educato pure da preti e da ufficiali e vissuto fra l'aristocrazia feudale reazionaria clericale, da cui prese anche la sua moglie morganatica, la contessa Chotek, ora duchessa Hohenberg e
(1) Al senato Taaffe si trovò da principio di fronte una maggioranza esigua costituzionale. Per vincerla alia prima votazione le aito sfere fecero ogni sforzo; mandarono a votare vescovi, generali e persino tre arciduchi, ma rimasero in minoranza. Taaffe però, s'intende, rimase al potere !