La politica antitaliana in Austria-Ungheria
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ALESSANDRO DDDAN
« gli italiani non devono nè costruire nè esercitare a Cattare ». Ma il contratto esiste ed è legale: il comune avrà un danno di 600,000 tino 1,300,000 corone e sarà rovinato, se il governo non ci mette riparo ; e il podestà e l'avvocato del comune vanno a Vienna a cercar l'aiuto dei ministri : al ministero degli esteri si levan d'impiccio dicendosi incompetenti e il presidente dei ministri, barone Beck, che seppe alle volte esser indipendente ed energico ed ebbe perciò a lottare con le alte sfere, rimase stupito ed esclamò : « ma come c'entrano i militari in una simile faccenda?! » Patto sta però, che l'impresa italiana dovette rinunciare ai lavori. Un'altra grandiosa impresa italiana s'era costituita per sfruttare le forze idrauliche della cascata del fiume Cettina presso Almissa; aveva già acquistato le forze, i terreni, e cominciato i lavori, quando le fu negata la concessione industriale e fu bersagliata da ogni specie di angherie, finché non si decise a cedere due terzi quasi delle azioni o del capitale sociale a banche tedesche a Vienna. Simili angherie si ripeterono a Sebenico a danno di quella società italiana per il carburo di calce accusata ogni tanto di tener degli impiegati, che sono al servizio delle autorità militari italiane e sospettati di esser in comunicazione con l’Ttalia mediante segreti apparecchi radiotelegrafici, quasi si potesse tenerli in tasca! Nelle altre province l’elemento italiano numericamente è molto più forte ed è qui ora, che le alte sfere concentrano quasi tutti i loro sforzi per annientarlo. Eppure nemmeno qui esiste un irredentismo diffuso nelle masse e le autorità austriache non infieriscono affatto, si può dire, contro ì’innocuo ed esiguo irredentismo ideologico, anzi fanno il possibile per provocarlo, per farlo scattare, poiché esso è il gradito, il ricercato pretesto per infierire contro l'italianità come tale. Nelle masse rurali e sono la stragrande maggioranza della popolazione italiana deiristria, del Friuli e del Trentino è diffuso al contrario il clericalismo austriaco e dei sedici deputati dei partiti borghesi italiani al parlamento di Vienna dieci sono clericali, dichiarati, aperti buoni austriaci (ciocché ripeto non può significare nemici dell'ltalia!). Sei sono liberali e tre socialisti. Ebbene: contro queste popolazioni clericali, austriacanti la camarilla e i militaristi austriaci infieriscono nello stesso modo, come contro i liberali italiani : ostacolano ed impediscono le loro imprese