La politica antitaliana in Austria-Ungheria

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LA POLITICA ASTITALIANA IV AUSTRIA-UVGHERIA

economiche nel Trentino a tutto vantaggio d’imprese pangermaniche e quindi antiaustriache, pospongono i loro adepti, impiegati negli uffici di stato, ai colleglli slavi e tedeschi e favoriscono in ogni modo nelle lotte nazionali persino gii slavi e i tedeschi liberali irredentisti nel loro senso nazionale, contro gli italiani clericali austriacanti. (1) Contro gli italiani liberali poi, che sono nelle città maggiori e nelle file dei quali naturalmente preferiscono combattere per Titalianità anche i più o meno numerosi, ma ugualmente innocui, irredentisti intellettuali, offrendo così maggior pretesto per le persecuzioni, convergon tutte le ire, tutti gl’intrighi, tutte le violenze del partito militare e delle alte sfere. Le città sono naturalmente centri d’irradiazioni, baluardi dell'italianità e perciò devono esser prime debellate. Trieste, Fola, Glorizia e Trento devono cadere ad ogni costo e perciò vi si dirige una vera immigrazione artificiale di slavi e tedeschi, riservando ad essi tutti gli impieghi dello stato, dai più umili posti di ax'seualotti, ferrovieri, guardie, inservienti ai più alti di vescovi e presidenti

(X) Cito qui : l’opposizione e gli ostacoli frapposti dal governo austriaco al progetto di ima ferrovia nella Val di Flemme, abitata da popolazioni clericali, per unirla al resto del Trentino italiano, mentre favorisce il progetto tedesco di unirla per passaggi innaturali al Tirolo tedesco ; le preterizioni nelle nomine © negli avanzamenti di un giudice italiano austriacante (Barzal, noto per il suo zelo nei processi contro gli italiani) e del deputato clericale on. Bugatto, buon austriaco, seppure buon italiano; le minacce e i rabbuffi del vescovo sloveno Karliu di Trieste ai deputato clericale italiano dellTstria on. Spadaro (che invitò i suoi elettori ad un pellegrinaggio di ringraziamento per la sua elezione), perché trovò il programma del suo giornale... austriacamente poco patriottico, forse perchè non predicava lo sterminio degli italiani, il suicidio. Un altro vescovo, croato, in Dalmazia impedì la nomina di un ottimo insegnante italiano a direttore di ima scuola media italiana designandolo in alto per... ateo mentre proprio per le sue profonde convinzioni filosofiche quel docente è tutto altro che un ateo. Persino contro il principe vescovo di Trento, mone, Eudriei, austriaco della più buon’acqua, ma nello stesso tempo italiano e capo dei clericali trentini, le sfere militari, assecondate pare anche dalle alte sfere arciducali, hanno impegnato una lotta sorda, nm accanita, continua, perchè ai oppone alle mene germanizzatrici e anticattoliche di propagandisti pangermanici, luterani. Tanto che l’on. Degasperi, deputato clericale, si è sentito in dovere di protestare energicamente alle Delegazioni austriache di quest’ottobre contro queste illecite ingerenze di autorità militari nell’amministraziunc politica a danno degli italiani.