Lettere giuliane per la storia dell'italianità nostra

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povero popolo, invece di pronunciare il ‘dolce* ; o il ‘bellissimo’ j (latino Jam), dici 1’ ‘aspro’ g; invece di dire ili) son Sbagli le regole” e diri.... un numerale {sei) ecc. La morale è sempre la stessa: chi ignora, chi ha preconcetti, crede ignoranti gli altri. Da presuntuoso (o talora da ingenuo) immagina universale, nel tempo e nello spazio, quello che conosce lui. 11 giornale a.-u, conosce un Litorale, w\xltalia odierni e se li figura universali nel tempo: interpretando con questo preconcetto un inorale straboniano ne ritrae la figura del Litorale eterno, senza capo e con infinita coda. Così il popolo o il cronista medioevale sentendo della santità della Vergine la figura in atto di ascoltar la Messa, o sentendo del1' empietà di Carilina lo immagina un eretico, uno scomunicato; o (quanto all” universalità nello spazio) il contastorie della Scoperta cV America si figurerà i ‘servaggi’ che parlano o intendono il romanesco ecc. Oppure, ecco un ultimo esempio che andrà molto a fagiolo al giornale a.-u. Quando 1' Austria possedeva al dì qua delle Alpi, la Lombardia e la Venezia occidentale, molte volte adoperava per le relazioni cogl’indigeni i soldati della Rum caia transii vana. I soldati di nazione italiana non si potevano gehrauchen, perchè p0c0... zuverlassiy, mentre quelli di nazione rumena erano molto zuverlassig (per il loro odio nazionalistico e religioso contro gli Ungheresi, altri settarii e abbastanza bene comprendevano la lingua sorella. Anzi, quando p. e. alla spesa domandavano la carne, il rin(a), il pène ecc. trovavano il loro lignaggio spesso identico, o quasi, a quello degl’indigeni. Ora succedeva che gli ufficiali (sempre molto forti negli studi etnografici, storici ecc.) si meravigliassero a sentire come cotesti poveri contadini vaiacela sapessero l’italiano, perchè, sebbene anche questi fossero certamente ‘compatrioti’ dei Lombardoveneti, pure bisognava convenire che.... venivano un po’ di lontano. Ecco la risposta (accompagnata da un sogghigno ingenuo e detta iu pura lingua a.-u. coi relativi verbi.s castrensibus): «Domnide Haupirnann, idi rnelde gehorsamst che cotesti ignoranti Civilisten non sanno parlare : io li capisco sì, ma parlano uno sbagliatissimo dialetto rumeno. Ancora più sbagliato del 5u0,.... dico rispettosamente».