Lettere giuliane per la storia dell'italianità nostra

53

sono frequenti i prenomi imparati dal Teatro o dai romanzi {Oreste eoe.) o emanati da tendenze politiche (p. e. Roma, Italia, ecc., e, accanto i Givilii, anche i... Cesari : Francesco, Vittorio, Umberto, Elisabetta, lolanda ecc.). In provincia invece i prenomi sgorgano più spontanei, da una fonte più naturale, popolana e si ripetono da varie generazioni: il nome del figlio e del nipote è quello del babbo e dell’ avo ; e sono più rari i nomi di tendenza politica, senza essere esclusi : a Maggia p. e. varie popolane (Frangiti, Fontanot) hanno il prenome Italia : tre sorelle Frangili, veri tipi tisici e morali delle fanciulle del nostro popolo, si chiamano Italia, Istria, Libera (son tìglio a una povera vedova, 1’ ostessa della casetta in capo al molo, dove approda il vaporino. AA.-11., boicottate ! E... viceversa). Orbene, nella famiglia delia cittadina che s ? è detto (Alluma) troviamo i nomi latini di Giulio, Giulia , Vi(n)cenzo e, fra i parenti, {Anatomia) -a, (An)gusto -a, Camillo, Clementina , Domenica, Emilio -a, Fior ina, Giuliano, Giustina , Libero, Lidia, Lorenzo, Marcello , Margherita, Pegina, Romano, L'osa, Silvio -a, Tallio, Valente (-/no), I l{n)cenza. Tutti questi son nomi latini frequenti anche altrove da noi e rari invece e in parte sconosciuti nei paesi transalpini ; e saranno derivati da. tendenza politica tutt’ al più Libero a Margherita. Meno frequenti sono, in quelle famiglie, i nomi stranieri, cioè i germanofrancesi Edoardo. Ernesto, Federico , Ugo, Elvira (che mancano del tutto o (piasi in altre famiglie di quella cittadella), Luigia, e lo spaglinolo Ines (limitato aneli 1 esso a una famiglia;; gli altri pochi sono ebraico-cristiani: Maria , Giacomo, Giovanni, Duca, Matteo; uno solo è slavo e anzi semislavo : Cosimirù (ed è del pari isolatissimo). Anche nelle famiglie nobili o sto riche, della stessa città (Luciani, Negri, Scampiechìo), i cui prenomi ci furono conservati dalla storia di varie generazioni, si ebbero c si hanno pur oggi nomi romani (romano-greci) e veneti : Marcantonio, Pterantovio, Marco, Alvise, Anteo, Luciano, 1 Tiamu, Orazio, Paolo, Vittorio e altri. V. lo scritto di Ernesto Nacinovich, La famiglia Scampicchio, Fiume 1892, ) nibbi, per lo Nozze Scan ipieehi o - La zzar! n i (-Battiala-Gravisi-Barbabianca}, dove si vede che anche i cognomi sono aa.-ii. I prenomi slavi (greco-slavi) Metodio c Cirillo che vengono ora introdotti fra i nostri Slavi non si sono fatti ancora popolati e lo prova il fatto che i coloni slavi battezzati p. e. col nome di Metodio vengono chiamati, nelle loro famiglie, Vittorio o Matto (la forma veneta di Matteo). Questa notìzia la devo al Doti. Uh. Scampicchio, che, detto di passata, raccoglie da vari anni gli elementi romanzi nei dialetti delle nostre colonie slave (v. la rivista torinese Studi di filol. rotti. Vili, 521, n.) e cosi fa bell'opera, e da imitarsi; con vantaggio degli studi e anche della pratica, per la Scienza e la Patria, 4: ’ Tali sarebbero forse Traiano, Diocleziano , Domiziano ecc,, nomi che i popi greco-orientali transilvani impartiscono nel battesimo alle loro pecorelle rumene (tanto per far andare in bestia, gli Ungheresi) e che da noi sarebbero poco pratici anche perchè a un Cattolico non è permesso di chiamarsi come gli pare e piace. Ma nessun curato può obbiettar niente (perchè ci sono nel martirologio) contro ai nomi veneti Alvise, Pasqua ecc. e ai latini Giulio (-a), Giuliano («aj !

Matteo Giulio Bartoli