Silvio di Porcia alla battaglia di Lepanto

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Le cose d’Oriente andavano sempre più intorbidandosi, e il mondo cristiano vedeva con ansia ognor crescente la tracotante prepotenza ottomana tendere i propri sforzi alla conquista di Cipro, vera sentinella avanzata della Cristianità. I governi con attività febbrile si preparavano alla lotta, che prevedevano decisiva, c Venezia elio sapeva in giuoco i suoi più vitali interessi, il suo avvenire, non rimaneva inerte. Eletto Provveditore generale di mare il patrizio Agostino Barbarigo, questi die subito mano a mettere la flotta in tutto punto, assicurandosi il concorso dei migliori capitani dello stato veneto, o al conte Silvio di Porcia clic aveva già invitato con lettera 1570 5 Gennaio 11 a venire ai propri stipendi, in data 15 Marzo 1570 fece conferire dal governo il grado di colonnello. E il Porcia ebbe tosto Foccasiono di mostrarsi all’altezza del suo grado, poiché mandato (1571) dal Provveditore a Margariti in Albania, luogo conquistato di recente dalla Repubblica, vi seppe tenere in rispetto i Turchi, costringendo gli Albanesi a rimanere tranquilli. E veniamo alla battaglia di Lepanto, una delle più grandi battaglie navali che abbiano insanguinato i mari, o senza punto di dubbio quella ch’ebbe maggiori conseguenze sui destini del mondo, poiché in essa si trovarmi di fronte a combattere una lotta decisiva, a morte, non duo popoli, ma due civiltà. La flotta cristiana era forte di 6 galeazze o 201) galere munite di 1825 cannoni c montate da 28000 soldati, 12920 marinari e 43500 remieri, in tutto 81120 uomini, dei quali ben 68520 italiani. A questa lotta por la civiltà anche la Patria friulana diodo un generoso contributo di sangue, for-

1) Archivio detto. 2) Ducale del Doge Pietro Loredano, archivio dotto.