Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

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V.

Spero ehe il lettore mi perdonerà la sottigliezza di questi raffronti, se, come io credo, sono riuscito a dimostrargli la finezza dell’ arte zoruttiana, come meglio non potrei con uno sproloquio d’indole generale. Poiché questo è stato precisamente il mio scopo: non l’additare un’imitazione, o lo scrivere una paginetta sulla fortuna del Béranger in Italia, o il dimostrare che lo Zorutti non fu poi incoltissimo e originalissimo, come troppo comunemente si crede. A ciò avrebbero bastato poche righe ; e queste, che gli Atti stampano, sono parecchie .