Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

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Vegnie fur che mode gii ove ? J’è la prime jè a screale. Prove, prove e torne prove Pin che al rive a contentale. Le parole che costituiscono il doppio senso son qui di quelle che alle volte cadono di bocca, senza che ce ne accorgiamo. Niente di inverosimile. Qualcuno forse leggendo la poesia tutta di sèguito nè pure se ne accorge. Riassumendo. La diversità d 1 ambiente ha costretto lo Zorutti a togliere di finezza alla sua canzonetta per renderla più vera per i suoi lettori e più popolare ; ha dovuto anche sopprimere la satira politico-civile dell’Eccellenza, per le stesse ragioni ; il che ha diminuito 1’ effetto artistico ; effetto, ch’egli in qualche particolare accresce, sopprimendo certe note un po’ caricate. Sicché la medesima preoccupazione della convenienza e della naturalezza lo ha indotto da un lato ad accrescere le finezze della canzonetta e dall’altro a diminuirle. In complesso il nxiò protetor resta inferiore al soci ecce 11 ens sa e al sénai‘>ur; il quale, benché qua e là, per qualche tocco esagerato, tolga l’effetto estetico che deriva dal dubbio, in cui resta il lettore, se il marito sia uno stupido o un furbo matricolato —, effetto che è invece benissimo ottenuto nel soci eccellenssa resta di gran lunga il più considerevole dei tre, per 1’ invenzione felicissima della situazione e per la maniera di estrinsecarla. Invenzione questa, alla quale è dovuto gran parte del successo della chanson ; diversamente da quello che avviene per la mari uàrhe , dove il pregio principale sta nell’ esecuzione, nella quale lo Zorutti superò di molto il modello. ( 41 )

( u ) Un’altra volta soltanto lo Zorutti ha seguito la maniera del Béranger, in una canzonetta che fa il paio con la mari uàrbe: la mari contente (edlz. della Vedova-Cantoni pp. 112113; ediz. Bardusco, pp. 438-441).