Venezia e la Lega di Cambrai

li padri veneti metere questi Turchi in Ittallia, et bavere una simile armata, che Ii potria prendere et Corfu et venire ettiam fino sopra porto a Venetia, perchè non se poi imfidare in la fede di questi inHdelli, perchè se governano, come li viene bene et al proposito . (c. 78 r). Et per intelligentia di posteri nostri in questa materia ne herano duo opinione nel senato veneto, 1’ uua de li padri canuti et anossi, quali non volevano, come ettiam in el precedente nostro libro se ha dechiarito consentire, nec e,ttiam aidire che se dovessero deliberare de metere Turchi in Ittallia in alchuno locho nè a dano de alchuno, perchè certissimo pronostichavano la ruina del tutto de la citade veneta e del stato loro maritimo, in brevissimo tempo senza remedio alchuno, postea haveano davanti li ochij et conscientia sua la fede christìana et Ia offensione gravissima divina et ad dover esser chagione de la ruina et detrimento de la fede sancta Romana, et de la citade di Roma. Et che entrati questi infedelli in Ittallia curn grandissima fatìcha, spexa et sudore se potrano chavare de la Ittallia et cum grande sangue, nè volevano soportare chel fusse decto Venetiani fusseno stati chagione de metere infidelli in Ittallia et volevano piuj presto patire ogni suplitio et soportar ogni jactura, impatientia dubitando de pegio. L’altra openione che erano i giovani animosi de pocha experientia: quali herano stati nutritti et cresciuti sotto l’ombra de uno tanto stado, opulente, richo, cum tantta reputazione et fama, et cognoscendo questa ruina essere proceduta da papa Julio secundo, et volevano minarlo et vindicharssi de lui et metere li Turchi a Roma. Et di poi che loro herano minati volevano minare la Ittallia et la Christianitate, desiderando vedere ogni ruina, et satiare il loro ingordo apetitto, desiderando vedere scampar il pontefice da Roma, quia solatium est sotios habere j venarum, non considerando il male, che poteva per il metere de questi imfìdelli in Ittallia ; donde di poi molte disputatione et consulti in et senato, fu deliberata in la presente materia de Turchi de soprastar per bora et fare ogni experientia de placharc con bone parole il pontefice et cum humanitate, et questa hera la miglior et piuj segura deliberatione et senza charigo alchuno de conscientia [Sotto la data j 1 luglio tS°Q H Privili accenna alla deliberafione del senato di scrivere al bailo di Costantinopoli per avere I' aiuto del sultano , v. Romanin, 0. c. V, pagg. 253, 34]. (c. 103 r). Questa deliberatione nel senato veneto hebe balote 128, che signifìcha la voluntade de tutì possendo de metere infidelli in Ittallia et de voler vedere prima la ruina de altri .....

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