Venezia e la Lega di Cambrai
partiti cum Ii danari, donde li posteri nostri siano molto adverttidi ad prendere la indegnatione de li pontefici et lassare corere et pubblicare simili interdicti. Perchè ultra il grave et grande pecato divino, ettiam ritorna grandissimo interesse a le citade per mancharaento de li trafegi, et per correre de li merchadanti et del denaro, come allora, per experientia benissimo se puoi vedere et considerare, 1’ altra chagione fu la gucra cum la Germania, quale era interdicta et li mcrchadanti tedeschi, quali continuamente capitavano a Venetia cum danari, per comprar spetierie et altre robe, ahora per queste guere, et per essere il transito seratto non potevano passare. Et da questo procedeva il grande manchamento del danaro, perchè se atrovavano veramente ahora in questa citade merchadantie de ogni condictione et sorte la valuta di ducati tre milioni d’oro et oiuj, tamen non se poteva trovare denari de chossa alchuna per non essere compratori ad alcuno prettio (c. '35 v )- La Repubblica venetta a questi giorni per le genti che erano in la citade di Padoa, per la conservatione de la citade, voleva ducati, sesantamila zoè due. 6o mila al mese, in questo modo, che erano in voce fanti io mila, benché non herano tanti in numero, volevano ducati 30.000 al mexe e a li capi loro ducati 5000 al mexe. A la gente d’arme et cavali iezieri, capitaneo generale, governatore generale, provedictori, altri capi assai volevano piuj de ducati 25 mila al mexe; che tute queste spexe sono passate per le mano mie, et visto cum diligentia tutti questi supradicti conni, vero che il mexe sopradicto se intendeva giorni 33 1' uno, in qualche volta, quando non hera de bisogno se schoreva a li giorni 40 a far la paga del mexe, et bisognava governarsi segondo le ochurentie importanti et li bisogni per tenire bene contente le genti. V. Alleanza di Venezia coi Turchi. [ Visto il malanimo di Giulio 11, che non voleva ricevere 1 nuovi ambasciatori Veneziani (luglio ijorg v. Sanuto, « Diari Vili , col. 489), alcuni senatori proponevano di far venire i Turchi nel Napoletano e poi nel territorio di Roma. Questa misura è biasimata dal Prudi per l offesa alla Chiesa cattolica]. (c. 77 v) Hera ettiam da considerare in questa materia, che volendo passare da XV in XX mila cavalli di Turchi da la Valona ad Otranto, che questa era la piuj facile et breve via, over camino, bisognava ettiam armala maritima turchesca, et non saria al proposito per
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